Securpol, c’è l’ipotesi di accordo per i 324 esuberi

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“Ricorso alla mobilità non oppositiva e incentivata, attivazione del contratto di solidarietà difensivo, nuovo modello organizzativo e disposizioni integrative. Sono questi i quattro punti cardine dell’ipotesi di accordo raggiunta dai sindacati di categoria Fisascat Cisl, Filcams Cgil, Uiltucs e la direzione della Securpol Group nell’ambito della gestione della procedura di licenziamento avviata dall’istituto di vigilanza privata per 324 addetti inseriti nel ruolo tecnico-operativo nelle 16 sedi in Calabria, Campania, Lazio, Lombardia, Marche, Piemonte, Sicilia, Toscana e Veneto”. E’ quanto si legge in una nota della Fisascat. Nel merito l’intesa, sottoposta al referendum dei lavoratori, prevede per gli addetti che non si opporranno alla mobilità, un incentivo all’esodo di 6mila euro. La riduzione oraria media massima prevista dall’ammortizzatore sociale difensivo, attivato dal 1° settembre 2016 fino al 31 agosto 2017, sarà del 25% dell’orario individuale. Per tutta la durata del contratto di solidarietà la Securpol Group potrà assumere personale a tempo determinato con rapporto di lavoro part-time a 25 ore settimanali. Il nuovo modello organizzativo prevede, inoltre, un orario normale di lavoro unico per tutto il personale ad eccezione dei dipendenti part time, con riparametrazione della retribuzione al nuovo orario e divisore contrattuale invariato, di 30 ore settimanali per i primi 12 mesi, 32 ore dal 13° al 24° mese, 34 ore dal 25° al 36° mese e 36 ore settimanali a regime dal quarto anno. Ai lavoratori potrà essere richiesto un pacchetto aggiuntivo di ore lavorabili in regime di flessibilità e retribuite con una maggiorazione economica dal 20% al 60%. 
 
Tra gli istituti individuati dall’intesa anche l’erogazione di un importo economico di 90 euro mensili per 48 mesi a titolo di risarcimento e il ricorso al meccanismo della banca delle ore; il valore del ticket restaurant sarà determinato in 7 euro per ogni giornata di effettiva prestazione. “Per la Fisascat Cisl -ha dichiarato il segretario nazionale della categoria cislina, Vincenzo Dell’Orefice- il percorso delineato, si configura allo stato come l’unico tentativo concretamente realizzabile per imprimere una svolta alla deriva gestionale che interessa ormai da qualche anno la Securpol Group srl e per evitare la dispersione occupazionale e professionale attualmente esistente presso l’istituto di vigilanza privata”. “Se la struttura dei costi attualmente sostenuta dall’istituto di vigilanza privata non sarà drasticamente ridotta -ha aggiunto- è facile prevedere che i 324 esuberi saranno solo la prima tranche dei licenziati. E’ evidente che la società dovrà compiere un ulteriore sforzo anche in termini di investimenti e politica commerciale per acquisizione di nuovi servizi, oltre all’ammodernamento del parco mezzi e delle dotazioni individuali”.