Trasporti tra tagli e inefficienze, crollano i pendolari in Campania: meno 34% in 7 anni

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Per i circa 279mila pendolari campani che ogni giorno prendono il treno per andare a lavorare o a studiare la condizione del trasporto pubblico e’ sempre piu’ insostenibile. E’ quanto emerge da Pendolaria 2016, il dossier di Legambiente che traccia un quadro preciso sulla situazione e gli scenari del trasporto ferroviario pendolare. Ogni giorno che passa il servizio diventa piu’ scadente perche’ i soliti vecchi treni sono diminuiti e diventano piu’ affollati e pericolosi. Con risultati inevitabili.

Dal 2010 ad oggi il calo dei pendolari e’ stato vertiginoso, passando dai 442mila utenti a 143 mila pendolari, il 34% in meno. Una drastica diminuzione che si tramuta in piu’ auto in circolazione, piu’ traffico e di conseguenza piu’ smog nelle nostre citta’. In Campania – denuncia Legambiente – sono stati effettuati tagli complessivi del 15% al servizio dal 2010 ad oggi, con punte di -50% su alcune linee, mentre c’e’ stato un aumento delle tariffe del 36%.

La Regione Campania investe poco per potenziare il servizio e comprare treni: la spesa per i pendolari e’ pari allo 0,29% del bilancio regionale. In Campania continua ad aumentare l’eta’ media dei treni, nonostante alcuni segnali di investimento e dei primi inserimenti di nuovi convogli nel corso degli ultimi mesi, soprattutto a causa dell’anzianita’ del parco rotabile di EAV (Circumvesuviana, Sepsa e MetroCampania NordEst). Complessivamente – secondo il dossier Pendolaria di Legambiente – in Campania sono 407 i treni in servizio sulla rete regionale, di cui 383 ad alta frequenza e 24 di media percorrenza con una tipologia di 321 elettrici e 86 diesel con una eta’ media dei convogli in circolazione sulla rete regionale di 18,3 anni, con il 70,3% dei treni con piu’ di 15 anni di eta’. A Napoli sono 81 il numero dei treni metropolitani con una eta’ media del materiale rotabile di 19,2 anni, mentre il 77,8% dei treni ha piu’ di 15 anni. Sono 52 i tram che circolano nel capoluogo napoletano con una eta’ media di 17,5 anni con ben il 57,7% dei tram con piu’ di 15 anni.

In particolar modo 30 vetture sono state costruite 75 anni fa e con un revamping di 20 anni fa. A Napoli sono circa 65milioni i passeggeri annui che utilizzano la metropolitana, cifre basse rispetto i 479 milioni annui di Milano ed i 308 milioni di Roma, mentre sono 140 i milioni di passeggeri che a Napoli usufruiscono di tram/bus, niente in confronto dei 941 milioni di Roma e i 244 milioni di Milano. Tra tante ombre ci sono anche piccoli segnali che fanno ben sperare. In Campania si e’ tornati ad investire nell’acquisto di nuovo materiale rotabile con oltre 47 milioni per l’acquisto di parte dei nuovi treni ETR per la Circumvesuviana, di quelli per Sepsa incluso il revamping di 13 treni e l’acquisto di 12 unita’ di trazione Firema e 7 nuove unita’ di trazione Firema per la ex MetroCampania NordEst, oltre che con i finanziamenti previsti per l’acquisto di 12 nuovi treni Jazz (che si sommano ad altri 12 gia’ in circolazione) per Trenitalia; a Napoli aumentano i passeggeri: ogni giorno oltre 150.000 passeggeri prendono la Linea 1 (erano 110.000 nel 2013 prima del prolungamento fino alla Stazione Garibaldi).

Sono inoltre state realizzate negli ultimi anni 35 tra stazioni nuove e riqualificate, attraverso il coinvolgimento di artisti e architetti di fama internazionale. La nuova stazione Toledo del metro’ si e’ addirittura aggiudicata diversi riconoscimenti internazionali ed e’ arrivata in testa a diverse classifiche sulla stazione piu’ bella.