Viminale contro la Francia

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Roma, 13 lug. (AdnKronos) – “Il Comune di , mentre la portavoce del governo Macron, Sibeth Ndiayel, aveva bollato come ‘non accettabile’ il comportamento del ministro dell’Interno Matteo Salvini nei confronti della comandante della . Eppure la Francia aveva ignorato le richieste della nave ong. E più di una volta. Niente porto sicuro e zero risposte alle mail di Rackete. A denunciarlo è proprio Carola, nei giorni in cui aveva fermato la nave all’ingresso delle acque territoriali italiane”. E’ quanto fanno sapere fonti del Viminale.

“In due mail – spiegano le stesse fonti – indirizzate a Roma, una del 24 giugno alle 19,07 e l’altra il giorno successivo alle 22,57, scrive: ‘ho inviato numerose richieste di Pos a Malta e alla Francia e ho provato a coinvolgere gli Stati di bandiera nel coordinamento del Pos. Finora nessun risultato’. E poi, il giorno successivo: ‘Le nostre richieste di POS inoltrate a Malta sono state declinate, quelle inviate alla Francia rimaste senza risposta’. Carola Rackete denunciava le difficili condizioni a bordo della nave, sollecitando il governo italiano a dare il via libera allo sbarco”.L’Italia, proseguono fonti del Viminale, “si era già fatta carico di alcuni malati e di alcuni minori non accompagnati (Macron non aveva mosso un dito). Dopo quelle mail, la comandante forzò il blocco e arrivò a speronare una motovedetta della Guardia di Finanza nel porto di Lampedusa. Risultato: la Francia che l’aveva ignorata aveva subito attaccato l’Italia e ora la premia con la massima onorificenza del Comune di Parigi. Carola se ne è dimenticata?”