Città della Scienza, lavoratori e sindacati all’attacco: Serve un'”operazione verità”

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In foto la sede di Città della Scienza

Le continue riduzioni del personale, i bilanci chiusi in passivo, le esternalizzazioni e le cessioni dei collaboratori a società terze, fino ai licenziamenti dei rappresentanti sindacali, sono il triste epilogo di un annunciato sfascio sociale e culturale: queste le rivendicazioni fatte oggi dai lavoratori di Città della Scienza e dall’Usb nel corso di una conferenza stampa che si è svolta oggi davanti l’ ingresso del museo. “A distanza di 21 anni dall’inaugurazione di Città della Scienza, – spiega un comunicato – dopo i tanti aiuti e finanziamenti ricevuti, sia pubblici che privati, la situazione di degrado in cui versa la Fondazione Idis”. A fronte di questa situazione – definita beffarda – “che verrebbe pagata esclusivamente dai lavoratori”, lavoratori e sindacati chiedono una “operazione verità”. “A seguito dell’ avvicendarsi di tutti questi eventi – afferma Vincenzo De Vincenzo dell’esecutivo confederale Usb – ci ritroviamo nuovamente a combattere con l’ ennesima crisi aziendale. La Città della Scienza deve continuare a vivere per tutelare il lavoro ed evitare di disperdere nel nulla gli ingenti finanziamenti fino ad ora elargiti. Le Istituzioni tutte, in primis la Regione Campania, devono svolgere la loro funzione senza ulteriori ritardi”, conclude il sindacalista.