Contracta Costruzioni Italia (Ccit), Sace (Gruppo Cassa Depositi e Prestiti) e Deutsche Bank, hanno perfezionato un’operazione di finanziamento destinata a supportare un contratto da 45,6 milioni di dollari per i lavori di costruzione della University of Environment and Sustainable Development di Somanya in Ghana.
Il contratto, finanziato attraverso l’intervento di Deutsche Bank con la garanzia di Sace, è stato assegnato dal Ministero dell’Istruzione della Repubblica del Ghana a Contracta Costruzioni Italia per la realizzazione del primo campus universitario dedicato allo studio delle scienze agrarie e ambientali, un ambito strategico per lo sviluppo dell’economia del Ghana che vede oltre il 20% del Pil generato dalle attività agricole.
Ccit, filiale italiana del gruppo brasiliano Contracta Engenharia, ha affidato le sub-forniture del progetto a circa 30 PMI italiane grazie alla loro elevata specializzazione e competitività in settori quali costruzioni, infrastrutture, arredo, macchinari per il fitness, elettrodomestici, apparecchi medicali e illuminazione.
“Questo progetto, che si realizzerà grazie all’intervento di Contracta, Sace e Deutsche Bank, conferma l’importanza per il nostro Paese di fornire un’istruzione di qualità e una formazione professionale accessibile – ha dichiarato Matthew Opoku Prempeh, Ministro dell’Istruzione del Ghana –. Crediamo fermamente che gli interessi del Ghana siano meglio serviti da un’economia forte basata sulle competenze e le risorse a nostra disposizione, un’economia sempre meno dipendente dagli aiuti internazionali. La realizzazione di questa università attraverso una partnership strategica con attori internazionali di primo piano alimenta la nostra visione di un “Ghana Beyond Aid””.
“Siamo sinceramente fieri di essere stati incaricati dal Ministro dell’Istruzione della Repubblica del Ghana della costruzione della nuova Università di Somanya – afferma Fabio Camara, fondatore con Francisco Rapuano ed Elio Sacco alla guida del Gruppo Contracta –. L’iniziativa completa il nostro ricco portafoglio di progetti e fa seguito alle importanti commesse brillantemente finalizzate nel paese, premiando la nostra strategia di internazionalizzazione con un ritorno degli investimenti tecnici, commerciali e finanziari destinati in questi anni alle filiali estere”.
“Il continente africano si conferma sempre più strategico per le esportazioni del nostro Paese e le condizioni di finanziamento dei grandi progetti in corso nell’area sono determinanti per l’aggiudicazione dei contratti da parte delle imprese italiane. Questo è un progetto di bandiera per il Ghana, che conferma ancora una volta il cammino di crescita e sostenibilità intrapreso con successo da diversi anni, ma anche per il Made in Italy, con ben 30 Pmi italiane altamente specializzate che contribuiranno ai lavori insieme a Contracta Costruzioni Italia. – ha dichiarato Simonetta Acri, chief sales officer di Sace, che insieme a Simest costituisce il Polo dell’export e dell’internazionalizzazione del Gruppo Cdp – ci auguriamo di poter replicare il successo di questa iniziativa con nuovi progetti in geografie ad alto potenziale per le piccole e medie imprese italiane”.
“Siamo molto soddisfatti di aver preso parte a questo importante progetto, che riassume al meglio il ruolo di Deutsche Bank come partner chiave di istituzioni, imprese e cittadini su scala globale” – ha aggiunto Paolo Maestri, co-head of Corporate Finance Italy and head of Global Transaction Banking Italy di Deutsche Bank– si tratta infatti di un progetto pensato per produrre un impatto positivo su tutte le comunità coinvolte, mettendo insieme know-how ed eccellenze provenienti da diversi settori e da tre continenti, in un’ottica di sviluppo sostenibile”.
Una volta completata, la nuova Università diventerà un punto di riferimento nel panorama accademico internazionale per lo studio e la ricerca nel campo della sicurezza alimentare e dello sviluppo sostenibile, contribuendo alla creazione di circa 2.400 posti di lavoro e allo sviluppo economico e sociale del Paese. Nonostante le dimensioni ancora contenute, infatti, il Ghana è una delle economie più dinamiche di tutto il continente con un Pil in costante crescita da oltre 20 anni (+5,9 nel 2017). Il Paese offre importanti occasioni anche per i beni Made in Italy nei settori delle costruzioni, oil & gas e macchinari per l’industria, in particolare per la trasformazione alimentare, con previsioni di crescita del nostro export intorno al 6,6% in media fino al 2020.
Il contratto, finanziato attraverso l’intervento di Deutsche Bank con la garanzia di Sace, è stato assegnato dal Ministero dell’Istruzione della Repubblica del Ghana a Contracta Costruzioni Italia per la realizzazione del primo campus universitario dedicato allo studio delle scienze agrarie e ambientali, un ambito strategico per lo sviluppo dell’economia del Ghana che vede oltre il 20% del Pil generato dalle attività agricole.
Ccit, filiale italiana del gruppo brasiliano Contracta Engenharia, ha affidato le sub-forniture del progetto a circa 30 PMI italiane grazie alla loro elevata specializzazione e competitività in settori quali costruzioni, infrastrutture, arredo, macchinari per il fitness, elettrodomestici, apparecchi medicali e illuminazione.
“Questo progetto, che si realizzerà grazie all’intervento di Contracta, Sace e Deutsche Bank, conferma l’importanza per il nostro Paese di fornire un’istruzione di qualità e una formazione professionale accessibile – ha dichiarato Matthew Opoku Prempeh, Ministro dell’Istruzione del Ghana –. Crediamo fermamente che gli interessi del Ghana siano meglio serviti da un’economia forte basata sulle competenze e le risorse a nostra disposizione, un’economia sempre meno dipendente dagli aiuti internazionali. La realizzazione di questa università attraverso una partnership strategica con attori internazionali di primo piano alimenta la nostra visione di un “Ghana Beyond Aid””.
“Siamo sinceramente fieri di essere stati incaricati dal Ministro dell’Istruzione della Repubblica del Ghana della costruzione della nuova Università di Somanya – afferma Fabio Camara, fondatore con Francisco Rapuano ed Elio Sacco alla guida del Gruppo Contracta –. L’iniziativa completa il nostro ricco portafoglio di progetti e fa seguito alle importanti commesse brillantemente finalizzate nel paese, premiando la nostra strategia di internazionalizzazione con un ritorno degli investimenti tecnici, commerciali e finanziari destinati in questi anni alle filiali estere”.
“Il continente africano si conferma sempre più strategico per le esportazioni del nostro Paese e le condizioni di finanziamento dei grandi progetti in corso nell’area sono determinanti per l’aggiudicazione dei contratti da parte delle imprese italiane. Questo è un progetto di bandiera per il Ghana, che conferma ancora una volta il cammino di crescita e sostenibilità intrapreso con successo da diversi anni, ma anche per il Made in Italy, con ben 30 Pmi italiane altamente specializzate che contribuiranno ai lavori insieme a Contracta Costruzioni Italia. – ha dichiarato Simonetta Acri, chief sales officer di Sace, che insieme a Simest costituisce il Polo dell’export e dell’internazionalizzazione del Gruppo Cdp – ci auguriamo di poter replicare il successo di questa iniziativa con nuovi progetti in geografie ad alto potenziale per le piccole e medie imprese italiane”.
“Siamo molto soddisfatti di aver preso parte a questo importante progetto, che riassume al meglio il ruolo di Deutsche Bank come partner chiave di istituzioni, imprese e cittadini su scala globale” – ha aggiunto Paolo Maestri, co-head of Corporate Finance Italy and head of Global Transaction Banking Italy di Deutsche Bank– si tratta infatti di un progetto pensato per produrre un impatto positivo su tutte le comunità coinvolte, mettendo insieme know-how ed eccellenze provenienti da diversi settori e da tre continenti, in un’ottica di sviluppo sostenibile”.
Una volta completata, la nuova Università diventerà un punto di riferimento nel panorama accademico internazionale per lo studio e la ricerca nel campo della sicurezza alimentare e dello sviluppo sostenibile, contribuendo alla creazione di circa 2.400 posti di lavoro e allo sviluppo economico e sociale del Paese. Nonostante le dimensioni ancora contenute, infatti, il Ghana è una delle economie più dinamiche di tutto il continente con un Pil in costante crescita da oltre 20 anni (+5,9 nel 2017). Il Paese offre importanti occasioni anche per i beni Made in Italy nei settori delle costruzioni, oil & gas e macchinari per l’industria, in particolare per la trasformazione alimentare, con previsioni di crescita del nostro export intorno al 6,6% in media fino al 2020.