I farmaci antipertensivi inibitori del sistema renina-angiotensina contribuirebbero a “una forte riduzione della mortalità nei pazienti più anziani colpiti da forme gravi di Covid-19”. E’ quanto emerge da uno studio italiano condotto dalla Cardiologia dell’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo, pubblicato sul ‘Journal of Hypertension’. Sars-CoV-2.
I risultati, sottolineano i medici, “confermano le indicazioni contenute nelle linee guida internazionali, che raccomandano di non sospendere l’uso di Ace-inibitori e sartani per timore di un loro effetto negativo in caso di infezione da coronavirus” Sars-CoV-2. Piuttosto, precisano gli esperti, i nuovi dati “rendono evidente una funzione ‘protettiva’ di queste terapie nei confronti dell’evoluzione di Covid-19”. Lo studio Gli autori – spiegano dal Papa Giovanni – hanno analizzato le cartelle cliniche di 688 pazienti ipertesi di tutte le età, ricoverati nella struttura lombarda tra il 23 febbraio e il 7 aprile 2020, durante la prima ondata pandemica.
Il lavoro è stato condotto in collaborazione con la From-Fondazione per la Ricerca del Papa Giovanni e con Gianfranco Parati, professore di medicina cardiovascolare dell’università degli Studi di Milano-Bicocca e direttore scientifico dell’Irccs Istituto auxologico italiano di Milano.