Gianluigi Buffon è il nuovo capo delegazione della Nazionale di calcio. Secondo quanto si apprende, l’ex portiere, campione del Mondo nel 2006 in Germania, ha appena accettato la proposta del presidente della Federcalcio, Gabriele Gravina. Buffon ha annunciato mercoledì scorso il suo ritiro dal calcio giocato all’età di 45 anni.
Buffon, primatista di presenze in Nazionale (176), ha sciolto le riserve questa mattina, e ricoprirà così il ruolo rimasto vacante dopo la scomparsa, a gennaio, di Gianluca Vialli. Da settembre sarà di nuovo nel gruppo Azzurro, atteso dalle sfide con la Nord Macedonia (sabato 9 settembre, National Arena Todor Proeski, Skopje, ore 20.45) e Ucraina (martedì 12 settembre, Stadio “G. Meazza”, Milano ore 20.45) nella corsa verso EURO 2024 Germania. Il 4 settembre – si legge nella nota della Figc – Buffon varcherà di nuovo il cancello del Centro tecnico Federale di Coverciano, che per lui è come tornare casa, tanti i giorni e le notti passate qui, e anche il legame con tutti coloro che lo hanno accompagnato nel corso degli anni. La prima volta che entrava nella Casa delle Nazionali, stagione 1992 – 93, era una giovane promessa, destinata a bruciare le tappe nelle Giovanili, tanto da passare in 2 anni e mezzo all’Under 21 (Cesare Maldini lo farà esordire a 17 anni e 11 mesi), per poi scrivere la storia e i record principali della Nazionale Maggiore, vincere un Mondiale, sfiorare un Pallone d’Oro, partecipare a 5 Mondiali e chiudere in lacrime la partita che, il 13 novembre 2017, gli impedì di diventare l’unico calciatore della storia a giocarne 6.
Per la prima volta dopo 30 anni, però, Buffon non avrà con sé le scarpe da calcio: appese al chiodo qualche giorno fa, lasceranno il posto nel trolley alla divisa della Nazionale, quella che vestirà da Dirigente federale, per la precisione Capo Delegazione degli Azzurri, ruolo che dovrà riempire di significati, sulla base del mandato del Presidente Gravina e del rapporto che saprà costruire con il CT Roberto Mancini, lo staff tecnico, i calciatori, lo staff organizzativo, ma anche con i Media ed i Partner. Perché il Capo Delegazione è il punto di riferimento per i calciatori, soprattutto i più giovani; il custode dell’identità, dei valori e della storia della Nazionale; una figura in grado di supportare il Ct nella gestione del gruppo fuori dal campo ed essere da esempio per tutti; il rappresentante della Squadra e della Federazione, in assenza del Presidente, nelle occasioni ufficiali.Un ruolo che per Buffon non sarà del tutto nuovo: per gli anni condivisi in Nazionale con Gigi Riva, per quelli vissuti con i gradi di Capitano, per quello che Gianluca Vialli, Capo delegazione che lo ha proceduto fino alla scomparsa nel gennaio scorso, ha lasciato nei cuori e nella memoria di tutti i tifosi Azzurri.