Yamamay, Cimmino jr: I decreti del Governo dividono i lavoratori. Domani alle 18 ci fermiamo per solidarietà

159
In foto Gianluigi Cimmino

“Sono giuste e comprensibili le manifestazioni pacifiche, belle come quella di Napoli. Non vanno bene, ovviamente, le violenze e gli assembramenti: bisogna usare la testa e la Rete, il web. Se non faremo così, se dovessimo lasciare spazio e vetrina a qualche violento, faremmo un autogol: daremmo al governo un alibi per rinchiuderci in casa ancora prima di un nuovo Dpcm. Le mosse di questo governo stanno spaccando l’Italia in due schieramenti: da una parte chi lavora e vuole continuare a lavorare, dall’altra quelli che non hanno mai lavorato, che pensano di cavarsela con qualche mancetta. La chiusura alle 18 è un tentativo di spaccare il fronte dei lavoratori, metterli l’uno contro l’altro”. Così in un video sui social Gianluigi Cimmino, Ceo di Pianoforte Holding, il gruppo che include Yamamay, Carpisa e Jaked per il quale questo “è un tentativo che non riuscirà”. “Per quanto mi riguarda le nostre attività, pur non essendo soggette all’obbligo di legge, domani – dichiara Cimmino – chiuderanno alle 18, all’orario in cui il governo chiude di forza bar, ristoranti e molte altre attività: è un gesto di solidarietà ma anche la presa d’atto che la decisione del governo non è altro se non un coprifuoco mascherato”.