Prende il via la collaborazione per lo sviluppo di una cura al Covid-19 tra Italia e Israele. Il direttore generale dell’Israel Institute for Biological Research (Iibr), professore Shmuel Shapira, il direttore generale dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Careggi di Firenze, dottor Rocco Damone, e il presidente della Fondazione Toscana Life Science (Tls), ingegnere Fabrizio Landi, hanno sottoscritto oggi un importante protocollo finalizzato alla ricerca di una cura per il virus. Sulla base dell’intesa, il policlinico di Careggi e la Fondazione Tls implementeranno insieme all’Istituto Israeliano di Ricerca Biologica (Iibr), uno dei centri di eccellenza mondiali nel campo della ricerca biologica e fautore di un rivoluzionario sviluppo scientifico per la cura al Covid-19, studi sierologici su campioni di plasma di persone colpite e guarite dal virus, al fine di mettere a punto una terapia efficace basata sulla individuazione e clonazione di anticorpi monoclonali, come trasmesso dal Magazine ‘Shalom’.. L’accordo tra gli istituti di così elevato rilievo nel panorama mondiale, si propone di fornire un contributo potenzialmente decisivo alle possibilità di guarigione dei malati da Covid-19. “L’Ambasciata di Israele in Italia – dichiara l’ambasciatore Dror Eydar – ha avviato questa cooperazione scientifica nello spirito di collaborazione ed amicizia con la nostra amata Italia, al fine di superare la crisi del coronavirus che tanta sofferenza ha arrecato. Con nostra grande gioia, la cooperazione sta ora acquisendo concretezza, e potrà contribuire a salvare vite umane e ad essere di giovamento ai due paesi e a tutta l’umanità, nel far fronte a questa epidemia e ad eventuali futuri focolai. Ringrazio il presidente del Consiglio Conte, che ha risposto alla richiesta del primo ministro Netanyahu, e ha contribuito a realizzare questo momento”. L’Ambasciatore d’Italia in Israele, Gianluigi Benedetti, ha sottolineato che “l’accordo odierno tra istituti di primissimo livello dei due Paesi è frutto di una collaborazione avviata durante un colloquio telefonico tra il presidente del Consiglio Conte e il primo ministro Netanyahu e costituisce la punta di diamante di una vasta rete di contatti tra le due comunità scientifiche che sin dai primi giorni della pandemia abbiamo attivato. Questo dinamismo tra le nostre eccellenze scientifiche rappresenta il risultato di una politica di cooperazione ultra-decennale che ha consentito, grazie a un rilevante accordo bilaterale, di creare e rafforzare tra Italia e Israele un tessuto di rapporti scientifici, accademici e tecnologici di grandissimo livello. La collaborazione nel settore scientifico si conferma quindi al centro delle relazioni bilaterali fra Italia e Israele anche in tempo di coronavirus”. Il Console Onorario di Israele Marco Carrai, tra i primi ad aver promosso l’accordo e ad aver lavorato affinché questo traguardo potesse essere raggiunto, esprime in merito la propria soddisfazione: “Sono estremamente onorato di aver contribuito al raggiungimento di un accordo tra due prestigiose realtà mondiali del calibro dell’Iibr e dell’Aou Careggi. Sono altresì convinto che, grazie alla competenza e alla professionalità maturata nel settore, il lavoro coordinato dei due Istituti possa rappresentare un passaggio fondamentale e decisivo nella lotta alla diffusione del Covid.