Ancora una volta Bagnoli

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I sindaci del PD che hanno amministrato la città di Napoli per 20 anni non sono stati capaci di investimenti positivi; anche l’ultimo sindaco De Magistris poteva intervenire e poteva rimettere in campo, quando è stato eletto, il progetto di Bagnoli. E’ una persona onesta ma, si è svegliato troppo tardi e non è un manager. Renzi ha fatto un commissariamento ed ha preso in mano la bonifica di Bagnoli poi ha detto che i cittadini possono usufruire della spiaggia di Bagnoli. Forse Renzi non vuole fare investimenti e desidera mantenere il predominio del PD di Bagnoli. E’ un errore grave, non vuole far nascere un porto turistico che può portare alla città tanti turisti. Nel 1990, Rainer Masera Ministro del Bilancio mi incaricò di verificare con le Autorità locali ebbi contatti con il grande assessore Vezio de Lucia, parlai con Gustavo Minervini allora Presidente della Fondazione Banco di Napoli ed i programmi per Bagnoli, purtroppo con una serie di lacci e laccioli non si attuarono. Mi sono occupato di Bagnoli, rispettivamente nel 2011, nel 2013 e nel 2014. Nel primo articolo  raccontavo dell’apertura dellva di Bagnoli aperta nel 1925, poi ricostruita dall’IRI dopo il bombardamento dei tedeschi. Fu una scelta infelice al centro dei “campi ardenti”, ricca di storia greco-romana e di bellezze incomparabili come Nisida, Baia, Bacoli, ecc. Ho anche raccontato che le mimi acciaierie nascevano come funghi  e sottraevano alle grandi acciaierie molti introiti. Nel 1986 L’Italsider chiudeva definitivamente e da allora non si è fatto più nulla. Nell’articolo del 2013 avevo scritto che la Città della Scienza poteva essere una opportunità per una crescita dell’area napoletana. Nell’articolo del 2014 “Per i nostri amministratori Napoli non bagna il mare” ho evidenziato gli amministratori, Bassolino, Iervolino e De Magristis il mare non bagna Napoli. Con il dilagare delle piccole e grandi imbarcazioni i tre Sindaci non hanno valorizzato l’area di Bagnoli. Dopo la scomparsa del’Italsider, se si fossero realizzate aree da diporto importanti, si sarebbe potuto attrarre anche un turismo nautico. L’unico porto turistico Castellamare, tra l’altro molto bello, è molto lontano da Bagnoli. A Bagnoli, l’ho sempre detto nei tre articoli, si dovevano far nascere alberghi, officine per il rimessaggio, officine per i motori, ristoranti e parcheggi, e far rinascere l’acqua ferrata e le terme. Mantenere un parco pubblico a Bagnoli per centinaia di ettari è una sciocchezza soprattutto per la manutenzione. Basta vedere come è ridotta la Villa comunale, alberi spogli, terreni che quando piove sono infangati, fontane distrutte dall’incuria e da tanto tempo ci sono lavori che non finiscono mai.