Bcp chiude il primo trimestre in crescita. Il Cda: Banca in salute, la strategia di rilancio ha pagato

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in foto Mario Crosta

Via libera dal Consiglio di amministrazione della Banca di Credito Popolare ai risultati al 31 marzo 2024, “caratterizzati – si legge in una nota – da una dinamica positiva delle sue componenti tipiche”. “Le masse intermediate – prosegue il comunicato – si sono attestate a 5 miliardi di euro, in continuità con il valore al 31 dicembre 2023. Più in particolare, la raccolta diretta si mantiene stabile a 2,54 miliardi di euro, mentre la raccolta indiretta cresce del 4,6% rispetto a fine 2023, portandosi a 864 milioni di euro al 31 marzo 2024; i prestiti netti alla clientela si attestano a 1,7 miliardi di euro, in linea con il dato di fine 2023”. Bcp sottolinea che è in miglioramento anche il margine di interesse “che risulta in crescita del 15%, attestandosi a 19,6 milioni di euro a fronte dei 17,1 milioni di euro del primo trimestre 2023, trainato anche dalla favorevole dinamica dei tassi. Il margine da servizi si attesta a 9,4 milioni di euro. L’attività di negoziazione apporta un contributo positivo per 2,0 milioni di euro, rispetto al risultato negativo di -11,4 milioni di euro del primo trimestre 2023. Gli altri proventi netti di gestione si attestano a 0,3 milioni di euro, in aumento del 16% rispetto allo stesso aggregato del 2023”. Il primo trimestre della Banca si è chiuso con un utile netto di 6,1 milioni di euro, in netto miglioramento rispetto alla perdita di 2,3 milioni di euro dello stesso periodo del 2023.
Il profilo di liquidità della Banca, si legge nella relazione dell’Istituto, si mantiene su livelli elevati, con indicatori che al 31 marzo 2024 assumono valori in linea con quelli di fine esercizio 2023 e ben superiori ai minimi regolamentari: il Liquidity Coverage Ratio (Lcr) è pari al 201% rispetto al 241% al 31 dicembre 2023; il Net Stable Funding Ratio (Nsfr) è pari al 115% a confronto con il valore del 125% di fine 2023.
Gli indicatori di solidità patrimoniale CET 1 capital ratio, TIER 1 capital ratio e Total Capital Ratio si attestano al 12,14%, migliorando di 83 punti base rispetto all’11,31% registrato a fine 2023, nonostante la Banca non abbia prudenzialmente computato i 6,1 milioni di euro di utile di periodo nel calcolo del capitale primario di classe 1.
Al 31 marzo 2024, il patrimonio netto contabile, comprensivo delle riserve da valutazione e del risultato netto di periodo, si attesta a 172,8 milioni di euro circa, in crescita di 6,5 milioni rispetto ai 166,3 milioni di fine 2023.
La qualità dell’attivo si conferma in linea con i valori al 31 dicembre 2023, come testimoniato anche dalla tenuta degli indicatori di rischiosità con l’indicatore NPL ratio lordo che si attesta al 8,75% rispetto al 9,08% di fine 2023 e l’NPL ratio netto pari al 5,76% rispetto al 5,96% di fine 2023. L’indice di copertura, complessivo dei crediti deteriorati fa registrare una diminuzione di 34 punti base, attestandosi al 36,87% contro il 37,21% di fine 2023.

Crosta: Risultati che confermano la validità del progetto industriale
“I risultati trimestrali, con i principali indicatori in positivo, confermano la validità del progetto industriale di Bcp e il nuovo slancio della Banca ad esito dell’ambizioso processo di rinnovamento avviato in questi mesi per la sua crescita futura e in previsione della presentazione del nuovo piano industriale – dichiara Mario Crosta, direttore generale di Bcp -. Il rinnovamento operato segna nei fatti un miglioramento delle performance e dell’efficacia di Bcp che chiude il primo trimestre 2024 in utile rispetto alla perdita del primo trimestre dello scorso anno. Abbiamo accolto positivamente la nomina in temporaneo affiancamento al Consiglio di amministrazione di Francesco Fioretto e Donato Abate che ci sosterranno nel percorso di rilancio intrapreso in questi ultimi mesi. Il modello della nostra Banca è solido e continueremo a svolgere la nostra attività al servizio della clientela e delle comunità”.

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