Trapianti, Napoli in piazza contro lo smantellamento della rete

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In piazza per protestare contro ‘‘l’opera di smantellamento sistematico dell’attività dei trapianti pediatrici a Napoli e in Campania” e per ricordare ‘‘le piccole vittime innocenti di un sistema colpevole di indifferenza”. Il ‘Comitato genitori dei trapiantati di cuore e trapiantati adulti’ annuncia così la manifestazione promossa per giovedì prossimo, 24 marzo, alle 9, all’esterno dell’ospedale Monaldi a Napoli. ‘‘Il Monaldi – spiega Dafne Palmieri, portavoce del Comitato – è l’unico centro di riferimento per tutto il Centro-Sud per i bambini trapiantati di cuore. Ma un po’ alla volta si sta determinando – di fatto e senza annunci formali, nel silenzio più assordante – la chiusura di ogni possibilità di intervento e cura per i più piccoli, vale a dire per i più deboli, nell’intero sistema sanitario regionale a partire dal centro napoletano”. Dafne Palmieri – madre di un ragazzino trapiantato – accusa: ”Solo negli ultimi venti giorni abbiamo registrato altre quattro morti, giovani vite spezzate nell’indifferenza più assoluta. I politici e le istituzioni, evidentemente, hanno altro da fare; abbiamo celebrato altri quattro funerali mentre la politica è impegnata a stabilire candidati a sindaco e a fare primarie, a stringere accordi di spartizione sulle dirigenze nella sanità”. ”Eppure – aggiunge – nel novembre scorso avevamo lanciato un appello al presidente della Giunta regionale, Vincenzo De Luca, a a tutti i consiglieri regionali – che ha raccolto finora oltre 5mila firme – per un’assistenza di qualità ai trapiantati di cuore ed alle persone in lista di attesa’: nulla, nessuna risposta, nessun intervento’‘. Di qui l’invito ai cittadini e a quanti sono coinvolti nel problema a ritrovarsi tutti davanti al Monaldi giovedì prossimo ”per dare un tributo ai nostri eroi, per non dimenticarli, per non fermarsi”. Conclude il Comitato: ‘‘Portate un fiore, il vostro cuore e la vostra intelligenza pei aiutarci. Questa volta il like fatelo con una stretta di mano, con un gigantesco abbraccio che dia speranza a chi c’e’ ancora e combatte”.