Turismo: Sultanato dell’Oman, roadshow in Italia su progetti di sviluppo

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Roma, 13 nov. (Labitalia) – Un roadshow per presentare il meglio che ha da offrire ai turisti il Sultanato dell’Oman. In due tappe italiane, a Roma e Milano, è andata in scena la settima edizione, che ha visto presenti molti protagonisti dell’industria turistica, con 18 aziende partecipanti tra cui 5 compagnie aeree. A presentare i progetti di sviluppo del paese il ministro del Turismo del Sultanato dell’Oman, Ahmed bin Nasser Al Mahrizi. “Autenticità e accoglienza: sono questi i valori che meglio delineano il profilo dell’Oman come destinazione turistica. La costruzione del brand di una destinazione richiede tempo, fondi e un impegno a lungo termine. In Oman abbiamo compreso come l’industria turistica contribuisca allo sviluppo del Paese e alla sua crescita economica, creando occupazione e opportunità per le imprese locali”, dichiara il ministro Al Mahrizi.

“Nell’arco dei prossimi 25 anni – annuncia – il Sultanato implementerà la sua Ots-Oman Tourism Strategy che prospetta di aumentare l’impatto del turismo da 8 a 12 volte quella odierna, apportando benefici ai vari comparti economici del Sultanato: oltre 500.000 posti di lavoro entro il 2040 e una mobilitazione degli investimenti pari a 19.000.000.000 Omr (circa 43 miliardi di euro). Secondo la Ots 2040, i nuovi investimenti concorreranno a posizionare l’Oman tra le principali destinazioni leisure e business del Golfo e ad attrarre 12 milioni di turisti internazionali entro il 2040”.

“Sono ambiziosi gli obiettivi che ci poniamo per il comparto turistico del nostro Paese. Stimiamo una crescita nella contribuzione al Pil tra il 2 e il 5% entro il 2020, fra il 4,8% e il 7,3% entro il 2030 e fra il 5,9% e il 10,4% entro il 2040. La nostra strategia di lungo termine si basa su un approccio a ‘cluster’ finalizzata a creare esperienze uniche in 14 aree dell’Oman: dalla capitale Mascate alla penisola del Musandam, passando per il massiccio dell’Hajar, la via dell’incenso a Salalah nel Dhofar, la costa sull’Oceano Indiano, il deserto, la via dei Forti e i siti archeologici”, spiega Salim Aday Al Mamari, direttore generale dell’Ufficio del Turismo.

“Il Sultanato – continua Al Mamari – mira a sviluppare un modello di turismo sostenibile che metta in risalto la ricchezza del nostro Paese in termini di scenari naturali e di salvaguardia del patrimonio locale. Il Paese ha intrapreso un solido percorso che gradualmente attrae visitatori amanti della cultura e dell’ambiente, in grado di apprezzare una destinazione autentica. Il turismo in Oman è high touch, più che high tech. Stiamo sviluppando modelli di business turistico che diano la possibilità di vivere esperienze fuori dall’ordinario: vacanze all’insegna del relax, ma in contesti di rara bellezza; viaggi improntati alla cultura, natura e avventura, in occasione di eventi e festival. Short break che siano unici, tipici dell’Oman e diversi dai classici tour”.

Massimo Tocchetti, rappresentante per l’Italia dell’Ufficio del Turismo del Sultanato dell’Oman, illustra la popolarità del Sultanato sul mercato italiano, dati alla mano: “Il turismo nel Sultanato dell’Oman continua a registrare una forte crescita: lo scorso anno con un vero e proprio boom di arrivi, +13,1% a livello internazionale e +35,3% per il mercato italiano. In particolare, gli arrivi dei nostri connazionali si sono quintuplicati, passando da 8.452 nel 2010 a 43.664 nel 2017. Il trend positivo internazionale prosegue e si amplifica anche nel 2018: nel primo semestre sono stati 837.821 i turisti internazionali, ossia il 27% in più rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. La percentuale di crescita sale al 100% per il mercato italiano, con 45.064 visitatori che hanno scelto l’Oman come meta”.

“Ad oggi l’Italia – aggiunge Tocchetti – è il terzo mercato europeo per l’Oman, dopo Germania e Uk. Questa tendenza è il risultato di una strategia a più livelli, finalizzata a promuovere la destinazione verso la clientela leisure individuale e verso i gruppi di profilo medio/alto mossi di interessi culturali. Oltre a ciò, i risultati sono frutto dell’operazione su Salalah, che vede il coinvolgimento di grandi operatori quali Alpitour, Eden Viaggi, Turisanda e Veratour. Il successo della destinazione non sarebbe tale senza il supporto dei nostri partner omaniti, delle compagnie aeree e degli operatori italiani. Con l’aumento delle connessioni dirette di Oman Air da Milano Malpensa, che dal 14 dicembre porterà a 11 i voli settimanali, siamo fiduciosi che il trend si mantenga positivo anche per il futuro prossimo”.