Campolibero: 29mln per l’agroalimentare

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Via al credito d’imposta per l’e-commerce dei prodotti e le reti d’impresa, i due nuovi strumenti disciplinati dai decreti del Mise e del Mipaaf Le richieste d’aiuto devono essere presentate dal 20 al 28 febbraio dell’anno successivo a quello in cui Via al credito d’imposta per l’e-commerce dei prodotti e le reti d’impresa, i due nuovi strumenti disciplinati dai decreti del Mise e del Mipaaf Le richieste d’aiuto devono essere presentate dal 20 al 28 febbraio dell’anno successivo a quello in cui sono stati effettuati gli investimenti Con la pubblicazione dei decreti interministeriali relativi al credito d’imposta per l’e-commerce di prodotti agroalimentari, della pesca e dell’acquacoltura e per le nuove reti d’impresa di produzione alimentare, diventano operativi gli incentivi previsti dal programma Campolibero. Commercio elettronico Il primo strumento prevede l’attribuzione di un credito d’imposta per la realizzazione e l’ampliamento di infrastrutture informatiche esclusivamente finalizzate all’avvio e allo sviluppo dell’e-commerce, relative a dotazioni tecnologiche; software; progettazione e implementazione; sviluppo database e sistemi di sicurezza. Beneficiari e contributi L’agevolazione è rivolta a imprese e piccole e medie imprese, anche se costituite in forma cooperativa o riunite in consorzi, che producono prodotti agricoli, agroalimentari, della pesca e dell’acquacoltura. A queste aziende potrà essere concesso un credito d’imposta nellamisura del 40 per cento dell’importo degli investimenti realizzati, con un tetto massimo di 15mila, 30mila o 50mila euro a seconda della tipologia di impresa. L’incentivo è invece pari al 10 o al 20 per cento della spesa, entro il limite di 50mila euro, per le piccole emedie imprese che producono, rispettivamente, prodotti agroalimentari o della pesca e dell’acquacoltura. Le risorse a disposizione dello strumento ammontano 3,5 milioni di euro, di cui: 500mila euro per l’anno 2014; 2 milioni di euro per l’anno 2015; un milione di euro per l’anno 2016. Reti di imprese Il credito d’imposta potrà essere richiesto anche per nuovi investimenti, compresi in un programma comune di rete, per lo sviluppo di nuovi prodotti, pratiche, processi e tecnologie, nonché per la cooperazione di filiera. In particolare, potranno essere coperti da contributo, costi per attività di consulenza e assistenza tecnico-specialistica prestate da soggetti esterni all’aggregazione in rete, per la costituzione della rete, per la redazione del programma di rete e sviluppo del progetto; costi sostenuti per la costruzione, acquisizione o miglioramento di beni immobili e per l’acquisto di materiali e attrezzature; costi per tecnologie e strumentazioni hardware e software funzionali al progetto di aggregazione in rete; costi di ricerca e sperimentazione; costi per l’acquisizione di brevetti, licenze, diritti d’autore e marchi commerciali; costi per la formazione dei titolari d’azienda e del personale dipendente impiegato nelle attività di progetto; costi per la promozione sul territorio nazionale e sui mercati internazionali dei prodotti della filiera; costi per la comunicazione e la pubblicità riferiti alle attività della rete. Sono ammissibili i nuovi investimenti realizzati, dopo l’entrata in vigore del decreto, a decorrere dal periodo di imposta in corso al 31 dicembre 2014 e nei due successivi. Destinatari L’agevolazione è destinata a singole imprese, anche se costituite in forma cooperativa o riunite in consorzi, aderenti a un contratto di rete già costituito al momento della presentazione della domanda, titolari di reddito di impresa o di reddito agrario che producono prodotti agricoli, agroalimentari, della pesca e dell’acquacoltura. Il credito di imposta può essere compreso tra il 10 e il 40 per cento dell’importo degli investimenti realizzati, a seconda della tipologia di impresa, e può raggiungere un tetto massimo di 400 mila euro. Le risorse disponibili ammontano a 25,5 milioni di euro, di cui: 4,5 milioni di euro per l’anno 2014; 12 milioni di euro per l’anno 2015; 9 milioni di euro per l’anno 2016. Come fare domanda Le domande per il riconoscimento del credito d’imposta devono essere presentate dal 20 febbraio al 28 febbraio dell’anno successivo a quello di realizzazione degli investimenti al ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali, secondo modalità telematiche che saranno definite dalMipaaf entro sessanta giorni dall’entrata in vigore del decreto del 13 gennaio 2015. L’importo del contributo riconosciuto al termine del controllo di ammissibilità effettuato dal Mipaaf deve essere indicato dall’impresa nella propria dichiarazione dei redditi relativa al periodo d’imposta in riferimento al quale il beneficio è concesso ed è utilizzabile esclusivamente in compensazione.


E-commerce Beneficiari Imprese e piccole e medie imprese, anche se costituite in forma cooperativa o riunite in consorzi, che producono prodotti agricoli, agroalimentari, della pesca e dell’acquacoltura. Credito di imposta Dal 10 al 40 per cento dell’importo degli investimenti realizzati, con un tetto massimo di 50mila euro Risorse 3,5 milioni di euro Ripartizione 500mila euro per l’anno 2014 2 milioni di euro per l’anno 2015 un milione di euro per l’anno 2016 Reti di imprese Singole imprese, anche se costituite in forma cooperativa o riunite in consorzi, aderenti a un contratto di rete già costituito Credito di imposta Dal 10 e il 40 per cento dell’importo degli investimenti realizzati, con un tetto massimo di 400 mila euro. Risorse 25,5 milioni di euro Ripartizione 4,5 milioni di euro per l’anno 201 12 milioni di euro per l’anno 2015 9 milioni di euro per l’anno 2016 Le domande per il riconoscimento del credito d’imposta devono essere presentate dal 20 febbraio al 28 febbraio dell’anno successivo a quello di realizzazione degli investimenti
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