Crisi, calano i timori: il dibattito sul web è diminuito del 20% in due anni

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Si apre il 2016 con un po’ meno di preoccupazione per la crisi. Se ne parla sempre di meno, con un dibattito sul tema in calo del 20% negli ultimi due anni. Confermato il trend del 2014 (-17,7% anche nel 2015 (-1,8%). Cambia anche la connotazione, che diventa più operativa e legata agli interventi di risoluzione della crisi o alla descrizione degli aspetti territoriali su cui occorre intervenire per far fronte. La crisi è infatti sempre più citata insieme all’Italia e all’Europa, insieme il 6% delle citazioni e alle variabili territoriali come (Grecia, Russia, Regione, Paesi…), con cui si tocca l’11% dei commenti sul tema. Al primo posto delle valutazioni generali sulla crisi appare “nonostante la crisi”, anch’esso con una connotazione positiva di uscita. I messaggi sulla crisi economica tout – court sono il 6% del totale in netto calo rispetto al 13% dello scorso anno. Con l’1,6% delle valutazioni entra una nuova componente, quella sociale e dell’impatto sulle famiglie. Emerge da un’analisi della Camera di commercio di Milano insieme a Voices from the Blogs, spin off dell’Università di Milano, realizzata su commenti e news online nel 2015, in confronto con i due anni precedenti, per un totale di un milione di segnalazioni analizzate nei tre anni. Nella classifica delle parole sulla crisi, nell’ultimo anno c’è “Italia, Europa, Paesi, Grecia” rispetto al 2014 e al 2013 quando prevaleva “crisi economica”, seguita nel 2014 da “grave crisi”, “momento di crisi” ma anche “uscire dalla crisi”.