Big City, alla Off Gallery di Napoli la mostra di Mary Cinque

94
in foto un'opera di di Mary Cinque - da Big City Life, Off Gallery, Napoli - 2024

L’Occhio di Leone, ideato dall’artista Giuseppe Leone, è un osservatorio sull’arte visiva che, attraverso gli scritti di critici ed operatori culturali, vuole offrire una lettura di quel che accade nel mondo dell’arte, in Italia e all’estero, avanzando proposte e svolgendo indagini e analisi di rilievo nazionale e internazionale.

Big City Life è la personale di Mary Cinque – a cura di Alba La Marra – che, attraverso scorci di vita in città, racconta l’attuale ricerca dell’artista, tra disegni realizzati con pastelli a olio – utilizzati per la prima volta durante il suo soggiorno a Londra e da allora mai più abbandonati – e acrilici su tela.
Vivaci momenti di vita quotidiana nelle metropoli che Mary Cinque ama, vive e incontra sul suo cammino da cosmopolita diventano il pretesto per raccontare l’essere umano e tutto ciò che è capace di immaginare, costruire, essere. Una, nessuna e centomila città si condensano nel cuore del centro antico della città-mondo, in uno spazio bianco – quello della OFF Gallery di Napoli – che si trasforma in una finestra spalancata su realtà lontane: la netta sensazione di essere catapultati in un caleidoscopio di frammenti di esistenze altrui è immediata, prepotente e coloratissima e “la forza stilistica dell’artista è tale da aggiungere vita alla vita, e da restituircela più accesa, più vibrante, più intensa che mai.” Continuando con le parole della curatrice: “Mary Cinque sceglie i soggetti e li immortala con rapidità, come un’impressionista; utilizza i pastelli a olio perché ama il disegno; i suoi efficaci tagli, decisamente cinematografici, parlano di un occhio – curioso ed entusiasta – perfettamente calato nel suo tempo. E quando la sua mano indugia, sorprendentemente, su dettagli e particolari riportati con minuziosa attenzione, ci conduce per un attimo verso un’arte lontana, nel tempo e nell’intenzione, ma evidentemente perfettamente assorbita, reinterpretata e dunque trasformata in suo linguaggio personale”.
In una sorta di secondo atto della mostra, nello spazio interno della OFF Gallery – intimo, dal forte carattere e che inaspettatamente penetra nel ventre ipogeo di Napoli – la città di Mary Cinque mostra un altro volto, quello legato all’architettura, caratterizzato da una tavolozza ridotta, da linee pulite e da volumi ben definiti. I soggetti sono diversi e cambiano anche i supporti e la tecnica: si passa dal disegno su carta con pastelli a olio all’acrilico su tela. Lasciamo New York, Londra, Parigi per incontrare l’Etiopia della sua infanzia e la Napoli del suo presente ma solo l’occhio più attento ne scorgerà le fattezze: la città ritratta non è dichiarata perché non è importante sapere quale sia, il vero focus è sempre e soltanto l’essere umano, anche quando scompare dall’opera. Come si legge nel testo critico: “questa sorta di vuoto – cercato e voluto, s’intende – da una parte può essere colmato da chi osserva, immaginando che quello sia il luogo che i propri ricordi e la propria sensibilità suggeriscono, dall’altra trasforma il soggetto specifico in simbolo universale, una tela bianca sulla tela dipinta atta ad accogliere riflessioni sul vivere contemporaneo. Dell’artista, prima, di chi osserva, poi”.

in foto: Chelsea Hotel Nyc, di Mary Cinque – da Big City Life, Off Gallery, Napoli – 2024

Il catalogo (Edizioni OFF Gallery) sarà presentato al vernissage.
La mostra sarà visitabile fino al 18 maggio 2024

Mary Cinque
Mary Cinque (1979) segue i corsi di pittura e decorazione presso l’Accademia di Belle Arti di Napoli, prima, e quella di Brera, poi.
Nel 2006 una permanenza di tre mesi tra Philadelphia e New York influenza fortemente il suo lavoro.
Nel 2010 partecipa al workshop Capturing the elusive here tenuto dall’artista ispano-americano Isidro Blasco presso AreaOdeon a Monza e alla mostra Eruption presso la White Box Gallery di New York. Espone alla 54° Biennale d’Arte di Venezia. Nel 2012 è segnalata dalla professoressa Ada Patrizia Fiorillo al Premio Bice Bugatti – Giovanni Segantini. È tra i finalisti del concorso Centro-Periferia 2014 di Federculture. La sua opera Salon d’automne è presente nel Museo di arte ambientale di Giffoni Sei Casali. Nel 2014 ha collaborato, con il collettivo olandese Company New Heroes, al progetto europeo Seismic sull’innovazione urbana e allo European Youth Exchange Babel a Turku (Finlandia). Nel 2018 è tra i 100 artisti selezionati per la prima edizione della The Other Art Fair di Saatchiart a Los Angeles, cui seguono numerose mostre collettive a Los Angeles, curate da Art1307. La mostra personale A winter’s tale, nel 2019, è il risultato di una residenza a St Moritz dove si è fatta ispirare dai luoghi e dalla persone della località svizzera e rappresenta un’altra tappa della sua collaborazione con la Galerie Palue di Pontresina. Nel 2022 viene presentata al pubblico Vita stereoscopica, cartella di serigrafie con testi di Luca Starita, a cura de Il Laboratorio di V. Avella e A. Sgambati, una ulteriore riflessione sull’essere umano e sul nostro posto nel mondo, realizzata ispirandosi ad appunti visivi presi quando Cinque viveva a Londra (2017-2019). Nel 2023 è in residenza presso lo studio che fu di Sol LeWitt a Chester.
Dalla fine del 2019 Mary Cinque è tornata ad Agerola dove vive e lavora.

OFF Gallery
Nel cuore del centro antico di Napoli, ad un passo dalla Cappella Sansevero, OFF Gallery nasce nel 2018 da un’idea di Beniamino Manferlotti, prima amante dell’arte e collezionista, poi gallerista. Una colonna greca, scoperta quasi per caso, accoglie il visitatore in un luogo dal forte carattere, carico di memorie e suggestioni, dove il passato che affiora accoglie gli artisti contemporanei in mostra con sorprendente accondiscendenza. Nel 2022 nasce un nuovo spazio – a pochi passi dal primo ma totalmente diverso da quest’ultimo – che offre un dialogo quotidiano con il pubblico e permette di ospitare altri sguardi e altri progetti site specific

Big City Life
di Mary Cinque
a cura di Alba La Marra
Dal 20 aprile al 18 maggio 2024
Vernissage: 20 aprile, ore 18