Diritto alla salute negato? Difendersi si può. Lo Studio Vizzino alle vittime: Cattiva sanità, come essere risarciti

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Chiedere un risarcimento se è danneggiati dal ritardo di esami strumentali e visite mediche; denunciare i medici di base che non visitano più i pazienti; rivolgersi alle Asl di appartenenza se si è vittime di errori o disattenzioni da parte dei sanitari, facendo valere la responsabilità medica e il diritto a essere rimborsati; ripristinare le visite e pretendere il rispetto dei tempi di attesa per garantire il diritto alla salute: sono soltanto alcuni dei suggerimenti forniti alla pubblica opinione dallo Studio legale Vizzino in un lungo documento inviato alle Istituzioni per denunciare “il diritto alla salute negato” e per indicare ai cittadini gli strumenti per difendersi.
“Dopo circa due anni di pandemia – si legge nella nota firmata dagli avvocati Emilia Russo e Riccardo Vizzino – i riflettori collettivi sulla sanità sono sempre più accesi e nel tema del diritto alla salute troviamo tante questioni ancora irrisolte, infatti il 52,4% dei cittadini ritiene aumentate le criticità, il 41,4% invariate e il 6,2% peggiorate.
In considerazione dell’attuale andamento del contagio da COVID-19, la Regione Campania con ordinanza 1 del 7 gennaio 2022, ha disposto la sospensione, a far data dal 10 gennaio 2022 e fino a nuova espressa disposizione, dei ricoveri programmati sia medici che chirurgici presso le Strutture sanitarie pubbliche;
sono tantissime le prestazioni prescritte dal medico che i pazienti non riescono a prenotare nel pubblico, infatti molti cittadini dichiarano che è più difficile effettuare una visita specialistica a causa degli ambulatori chiusi.
La conseguenza è che aumentano le liste di attesa, che non garantiscono l’accesso alle prestazioni sanitarie in tempi ragionevoli.
Quando un cittadino contatta l’ ospedale per fissare le visite di cui si ha bisogno, esse vengono prenotate dopo almeno 6 mesi!
Proprio per questo motivo milioni di italiani hanno dovuto rivolgersi alla sanità a pagamento, per ottenere esami e visite mediche in meno di 10 giorni, e altrettanti italiani in difficoltà economica hanno dovuto smettere di curarsi.
Chi ha già subito un danno da perdita da chance perché, non essendosi potuto sottoporre ingiustamente alle visite mediche, e’ entrato in uno stato irreversibile, perdendo la possibilità di ottenere nel futuro vantaggi patrimoniali ed economici, ha diritto ad un risarcimento danno!
Sulla Carta tutti gli ammalati, indistintamente dal proprio status sociale, hanno il diritto a trattamenti medici e a terapie necessarie, ma nei fatti sembrerebbe che chi non paga sia destinata a non poter ricevere le cure mediche richieste.
Non possiamo accettare che solo chi ha il denaro, e mette mano al portafoglio, può avere le sicurezze e le speranze che la scienza è capace di offrire nella lotta contro il male fisico”.

il documento integrale