Fed, la Yellen parlerà al congresso Usa

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A cura di Antonio Arricale L’economia tedesca ha mostrato negli ultimi tre mesi del 2014 un’espansione al tasso congiunturale di 0,7% e al ritmo tendenziale di 1,6%. A cura di Antonio Arricale L’economia tedesca ha mostrato negli ultimi tre mesi del 2014 un’espansione al tasso congiunturale di 0,7% e al ritmo tendenziale di 1,6%. Lo dicono i numeri finali – identici a quelli preliminari – a cura dell’istituto di statistica federale. Tra le singole voci, particolarmente positivo il contributo della domanda interna, parallelo a una dinamica meno brillante ma anch’essa positiva dei canali commercio estero e investimenti fissi lordi. Pari a 0,5% il contributo della domanda interna, a 0,2% quello sia del commercio estero sia degli investimenti. Oggi Janet Yellen parlerà al Congresso degli Stati Uniti, per comunicare il proprio orientamento monetario, dopo un anno in cui quasi tutto sembra essere andato per il meglio. La Yellen siederà di fronte ad una maggioranza Repubblicana, sia alla Camera che al Senato, che ha da tempo espresso insoddisfazione per le politiche monetarie della Banca Centrale. L’economia, mettendo a segno il suo sesto anno di espansione, è in fase di accelerazione. L’inflazione è bassa. L’occupazione, su base trimestrale, ha avuto il più grande balzo degli ultimi 17 anni. I prezzi del petrolio più bassi hanno dato respiro alle famiglie americane, mentre il rallentamento delle esportazioni è stata l’unica nota stonata per una situazione che, complessivamente appare in ancora in buona forma per continuare a guidare la ripresa. E tuttavia i funzionari della Fed continuano a tenere il tasso di rifinanziamento vicino allo zero, per il sesto anno consecutivo. La sfida della Fed è tutta qui: in che modo gestire i possibili rischi del rialzo che gli analisti prevedono per giugno, al massimo settembre? Borse asiatiche Non si arresta la corsa dei listini asiatici, che si confermano sui massimi di cinque mesi trainati dalla Borsa di Tokyo.L’indice Nikkei ha terminato in rialzo dello 0,74% a 18.603 punti, confermandosi ai massimi di 15 anni, mentre il Topix ha guadagnato lo 0,36% a 1.508 punti. Tra le altre piazze asiatiche ancora in contrattazione, Seul archivia un progresso frazionale dello 0,39%, mentre Taiwan, rientrata in contrattazione dopo i lunghi festeggiamenti del Capodanno Lunare, avanza di 1 punto percentuale. Bene gli altri mercati che chiuderanno più tardi le rispettive sedute ad eccezione di Hong Kong che arretra dello 0,40%. Singapore guadagna lo 0,32%, Bangkok lo 0,53%, Jakarta lo 0,26%, Kuala Lumpur lo 0,24%. Resta chiusa Shanghai per il Capodanno Lunare. La Borsa cinese tornerà a trattare domani. Borsa Usa Wall Street ha chiuso la seduta in modo contrastato, dopo i record registrati venerdì. L’attesa oggi è per l’audizione del governatore della Fed, Jane Yellen al Congresso. Il numero uno della banca centrale statunitense presenterà al Senato il rapporto semestrale sulla politica monetaria. Domani replicherà alla Camera. Dal discorso potrebbero arrivare indicazioni in merito alle tempistiche sul rialzo dei tassi d’interesse. A fine seduta l’indice Dow Jones ha perso lo 0,13% a 18.116,84 punti, l’S&P500 è arretrato dello 0,03% a 2.109,66 punti mentre il Nasdaq ha guadagnato lo 0,10% a 4.960,97 punti. Europa L’accordo raggiunto tra Grecia ed Eurogruppo per l’estensione del programma di aiuti ad Atene spinge i listini europei nella prima seduta dell’ottava. Dopo aver toccato un nuovo massimo storico a 11.159 punti, l’indice tedesco Dax ha terminato in rialzo dello 0,73% a 11.130,92 punti. Segno più anche per Cac40 (+0,65% a 4.862,3) e Ibex (+1,02% a 10.990,1) mentre il Ftse100 ha chiuso sostanzialmente invariato (-0,04%) a 6.912,16. Sulla piazza londinese spicca il -4,63% di Hsbc che ha annunciato nell’esercizio 2014 ha registrato un calo dell’utile lordo del 17%. Sull’istituto pesa anche il possibile coinvolgimento nello scandalo fiscale “Swissleaks”. Per quanto riguarda i dati macro, indicazioni sotto le stime dal tedesco Ifo, passato a febbraio da 106,7 a 106,8 punti (consenso 107,7), e dall’indice statunitense che misura l’andamento delle vendite di case esistenti che a gennaio si è attestato a 4,82 milioni di unità (5,03 milioni per gli analisti). Italia L’indice Ftse Mib ha chiuso, ieri, con un rialzo dello 0,55% a 21.964 punti. Tra le banche ancora acquisti su Mps (+4,12% a 0,619 euro) che in mattinata si era spinta fino a 0,649 euro. Molto forti i volumi con la Fondazione Mps che venerdì a mercati chiusi si era detta ottimista sul prossimo aumento di capitale da 3 miliardi di euro della banca senese. Sempre con riferimento al comparto bancario sono finite in territorio positivo anche Ubi Banca (+2,89% a 7,10 euro) e Mediobanca (+0,73% a 8,265 euro). Vendite sostenute invece su Banco Popolare (-1,94% a 13,58 euro), Popolare dell’Emilia Romagna (-2,46% a 7,31 euro) e Popolare di Milano (-1,42% a 0,831 euro). Ottima Finmeccanica (+6,19% a 10,97 euro). Brillante anche A2A (+6,24% a 0,893 euro) in scia alle attese per la conclusione del collocamento da parte dei Comuni azionisti, Milano e Brescia, del restante 3% della multiutility lombarda. FCA ha guadagnato il 2,30% a 13,75 euro in scia alle indiscrezioni secondo cui sarebbero oltre 15 le banche d’affari interessate ad entrare nel consorzio di garanzia che gestirà il collocamento a Wall Street del Cavallino Rampante.


I dati macro attesi oggi Martedì 24 febbraio 2015 08.00 DEU PIL [QoQ] 08.45 FRA Fiducia imprese [MoM] 11.00 EUR Prezzi consumo [YoY] 15.00 USA S&P Case Shiller 16.00 USA Fiducia consumatori [MoM] 16.00 USA Indice Fed Richmond [MoM] 16.00 USA State Street fiducia investitori