Perquisizione a Genova nella sede di Ansaldo Sts e a Napoli nella sede di Hitachi Italia

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Doppia perquisizione oggi nelle sedi di Ansaldo Sts a Genova e nella sede di Hitachi a Napoli. Hitachi è la società che ha lanciato l’opa, chiusa alcuni giorni fa, su Ansaldo Sts, con un contenzioso sul prezzo di acquisto delle azioni. L’inchiesta, secondo quanto si è appreso, è della procura di Milano e riguarda l’opa lanciata da Hitachi su Ansaldo Sts, che si è chiusa alcuni giorni fa. Ha aderito all’offerta dei giapponesi solo il 6,4% del capitale.   Hitachi è così salita al 46,5% del gruppo di sistemi di segnalamento ferroviario.  L’opa è stata complessa, con interventi anche della Consob e del Tar riguardo al prezzo di acquisto delle azioni Ansaldo fissato da Hitachi. 

Nel frattempo il Tar conferma sospensione rialzo prezzo Opa – Resta sospesa la decisione della Consob che ha imposto un rialzo del prezzo dell’opa lanciata da Hitachi su Ansaldo Sts. Lo ha deciso il Tar del Lazio con una ordinanza collegiale con cui ha accolto le richieste di Hitachi, confermando gli effetti del decreto presidenziale emesso il 18 febbraio scorso. Il ricorso di Hitachi sarà discusso nel merito il prossimo 17 maggio, insieme con quello proposto da Amber e presumibilmente anche con quello di Bluebell, il cui deposito è stato annunciato nei giorni scorsi. Per i giudici del Tar del Lazio, si legge nell’ordinanza, “sussistono i presupposti per la concessione della tutela cautelare con piena conferma degli effetti del decreto presidenziale” pubblicato il 18 febbraio scorso. In attesa della decisione del merito Hitachi pagherà a chi ha aderito all’opa solo i 9,68 euro ad azione proposti e non i 9,899 euro che la Consob ha imposto ai giapponesi di versare dopo aver accertato l’esistenza di una ‘collusione’ con Finmeccanica nella cessione da parte degli italiani del 40% di Ansaldo Sts e di Ansaldo Breda. Secondo la Consob Hitachi avrebbe versato parte del prezzo per la quota di Ansaldo Sts (32 milioni di euro) sopravvalutando Ansaldo Breda. Hitachi, che contesta la ricostruzione della Consob, ha impugnato l’atto di accertamento dell’authority chiedendone l’annullamento. Contro il provvedimento hanno fatto ricorso anche il fondo Amber e la società di consulenza londinese Bluebell: pur condividendo quanto accertato in tema di collusione, i due ricorrenti ritengono che il prezzo dell’opa debba essere ben più alto dei 9,899 euro fissati dalla Commissione.

Le perquisizioni di oggi nella sede di Ansaldo Sts sono state disposte dal pm di Milano Adriano Scudieri, del pool reati economici coordinato dal procuratore aggiunto Francesco Greco, per raccogliere documentazione nell’ambito dell’inchiesta, ancora a carico di ignoti, con al centro l’operazione che ha portato alla cessione, da parte di Finmeccanica, del 40% di Ansaldo Sts a Hitachi. Inchiesta avviata anche alla luce della decisione di Consob che ha rilevato una “collusione” tra venditore e acquirente nella determinazione del prezzo di cessione.

Secondo l’authority di Borsa, infatti, una parte del prezzo sarebbe stata pagata a Finmeccanica sopravvalutando di 32 milioni di euro il valore di Ansaldo Breda, ceduta ai giapponesi insieme alla quota in Ansaldo Sts. L’aver nascosto una parte del prezzo al mercato, come sostiene la Consob, avrebbe prodotto un danno per gli azionisti di minoranza, che hanno visto Hitachi lanciare l’opa a un prezzo più basso di quello previsto dalla normativa. Da qui la decisione dell’authority di imporre un rialzo del prezzo dell’opa da 9,5 a 9,899 euro e di prolungare l’offerta, che avrebbe dovuto scadere il 5 febbraio scorso, di un paio di settimane.

La Procura, inoltre, è stata sollecitata a indagare per via di una denuncia penale della società Bluebell Partners, uno dei due fondi (l’altro è Amber Capital) che, con un loro esposto alla Consob, avevano dato il via agli accertamenti che hanno portato a rivedere il prezzo dell’opa. I due azionisti lamentavano, come poi è stato accertato dalla Commissione di Borsa, l’esistenza di un accordo collusivo, mirante a ridurre l’esborso per l’opa attraverso un ‘travaso’ di parte del prezzo su Ansaldo Breda. Ora le Fiamme Gialle stanno raccogliendo documenti per appurare se, nell’ambito delle intese tra Finmeccanica e Hitachi, siano state commesse irregolarità. Nel fascicolo, ancora a modello 44, e quindi senza indagati, si ipotizzano i reati di aggiotaggio e ostacolo all’attività di vigilanza.

Doppia perquisizione oggi nelle sedi di Ansaldo Sts a Genova e nella sede di Hitachi a Napoli. Hitachi è la società che ha lanciato l’opa, chiusa alcuni giorni fa, su Ansaldo Sts, con un contenzioso sul prezzo di acquisto delle azioni. L’inchiesta, secondo quanto si è appreso, è della procura di Milano e riguarda l’opa lanciata da Hitachi su Ansaldo Sts, che si è chiusa alcuni giorni fa. Ha aderito all’offerta dei giapponesi solo il 6,4% del capitale.   Hitachi è così salita al 46,5% del gruppo di sistemi di segnalamento ferroviario.  L’opa è stata complessa, con interventi anche della Consob e del Tar riguardo al prezzo di acquisto delle azioni Ansaldo fissato da Hitachi. 

Nel frattempo il Tar conferma sospensione rialzo prezzo Opa – Resta sospesa la decisione della Consob che ha imposto un rialzo del prezzo dell’opa lanciata da Hitachi su Ansaldo Sts. Lo ha deciso il Tar del Lazio con una ordinanza collegiale con cui ha accolto le richieste di Hitachi, confermando gli effetti del decreto presidenziale emesso il 18 febbraio scorso. Il ricorso di Hitachi sarà discusso nel merito il prossimo 17 maggio, insieme con quello proposto da Amber e presumibilmente anche con quello di Bluebell, il cui deposito è stato annunciato nei giorni scorsi. Per i giudici del Tar del Lazio, si legge nell’ordinanza, “sussistono i presupposti per la concessione della tutela cautelare con piena conferma degli effetti del decreto presidenziale” pubblicato il 18 febbraio scorso. In attesa della decisione del merito Hitachi pagherà a chi ha aderito all’opa solo i 9,68 euro ad azione proposti e non i 9,899 euro che la Consob ha imposto ai giapponesi di versare dopo aver accertato l’esistenza di una ‘collusione’ con Finmeccanica nella cessione da parte degli italiani del 40% di Ansaldo Sts e di Ansaldo Breda. Secondo la Consob Hitachi avrebbe versato parte del prezzo per la quota di Ansaldo Sts (32 milioni di euro) sopravvalutando Ansaldo Breda. Hitachi, che contesta la ricostruzione della Consob, ha impugnato l’atto di accertamento dell’authority chiedendone l’annullamento. Contro il provvedimento hanno fatto ricorso anche il fondo Amber e la società di consulenza londinese Bluebell: pur condividendo quanto accertato in tema di collusione, i due ricorrenti ritengono che il prezzo dell’opa debba essere ben più alto dei 9,899 euro fissati dalla Commissione.

Le perquisizioni di oggi nella sede di Ansaldo Sts sono state disposte dal pm di Milano Adriano Scudieri, del pool reati economici coordinato dal procuratore aggiunto Francesco Greco, per raccogliere documentazione nell’ambito dell’inchiesta, ancora a carico di ignoti, con al centro l’operazione che ha portato alla cessione, da parte di Finmeccanica, del 40% di Ansaldo Sts a Hitachi. Inchiesta avviata anche alla luce della decisione di Consob che ha rilevato una “collusione” tra venditore e acquirente nella determinazione del prezzo di cessione.

Secondo l’authority di Borsa, infatti, una parte del prezzo sarebbe stata pagata a Finmeccanica sopravvalutando di 32 milioni di euro il valore di Ansaldo Breda, ceduta ai giapponesi insieme alla quota in Ansaldo Sts. L’aver nascosto una parte del prezzo al mercato, come sostiene la Consob, avrebbe prodotto un danno per gli azionisti di minoranza, che hanno visto Hitachi lanciare l’opa a un prezzo più basso di quello previsto dalla normativa. Da qui la decisione dell’authority di imporre un rialzo del prezzo dell’opa da 9,5 a 9,899 euro e di prolungare l’offerta, che avrebbe dovuto scadere il 5 febbraio scorso, di un paio di settimane.

La Procura, inoltre, è stata sollecitata a indagare per via di una denuncia penale della società Bluebell Partners, uno dei due fondi (l’altro è Amber Capital) che, con un loro esposto alla Consob, avevano dato il via agli accertamenti che hanno portato a rivedere il prezzo dell’opa. I due azionisti lamentavano, come poi è stato accertato dalla Commissione di Borsa, l’esistenza di un accordo collusivo, mirante a ridurre l’esborso per l’opa attraverso un ‘travaso’ di parte del prezzo su Ansaldo Breda. Ora le Fiamme Gialle stanno raccogliendo documenti per appurare se, nell’ambito delle intese tra Finmeccanica e Hitachi, siano state commesse irregolarità. Nel fascicolo, ancora a modello 44, e quindi senza indagati, si ipotizzano i reati di aggiotaggio e ostacolo all’attività di vigilanza.