Al Senato la consegna dei premi Dorso. Targa Mattarella a Tarro (Fondazione De Beaumont-Bonelli)

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In foto Giulio Tarro, presidente della Fondazione per la ricerca sul cancro "De Beaumont-Bonelli"

Saranno consegnati al Senato della Repubblica, giovedì 20 giugno, alle ore 16, presso la sala Zuccari di palazzo Giustiniani, i premi “Guido Dorso”, promossi dall’omonima associazione presieduta da Nicola Squitieri. L’iniziativa – patrocinata dal Senato della Repubblica, dal Consiglio Nazionale delle Ricerche e dall’Università degli studi di Napoli Federico II – segnala dal 1970 contestualmente giovani studiosi del nostro Mezzogiorno e personalità del mondo istituzionale, economico, scientifico e culturale che “hanno contribuito con la loro attività a sostenere le esigenze di sviluppo e di progresso del Sud “. Destinatari quest’anno dei riconoscimenti della 40ma edizione sono: Federico Cafiero de Raho, procuratore nazionale antimafia e antiterrorismo; Giovanni Pezzulo, Istituto di scienze e tecnologie della cognizione del Cnr; Tommaso Russo, professore di biologia molecolare dell’università di Napoli “Federico II”; Marco Salvatore, fondatore de “Il Sabato delle idee”; Luigi Traettino, presidente Confindustria Caserta; Marco Esposito, giornalista-scrittore; Jean Noel Schifano, già direttore dell’Istituto francese di Napoli; Loredana Pirone, laureata presso il dipartimento di Scienze politiche della “Federico II” con la tesi in Politiche territoriali e governance delle amministrazioni locali, dal titolo “La questione metropolitana: il caso Napoli e Bordeaux”. La targa di rappresentanza del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, destinata alla 40ma edizione del premio è stata quest’anno conferita dall’associazione Dorso alla Fondazione per la ricerca sul cancro “De Beaumont-Bonelli” presieduta dal professor Giulio Tarro. Il riconoscimento viene annualmente assegnato ad una istituzione che opera per il progresso scientifico, economico e culturale del Mezzogiorno.

La commissione giudicatrice è composta da Andrea Amatucci, presidente del comitato scientifico dell’associazione Dorso; Massimo Inguscio, presidente del Cnr; Gaetano Manfredi rettore dell’università di Napoli “Federico II” e presidente della Conferenza dei rettori delle università italiane e Nicola Squitieri, presidente dell’associazione Dorso. Nell’albo d’onore dei vincitori del “Guido Dorso” figurano alcuni tra i più autorevoli esponenti del mondo delle istituzioni, della ricerca, dell’economia e della cultura: da Giovanni Leone a Giorgio Napolitano; da Renato Dulbecco a Franco Modigliani; da Antonio Marzano a Pietro Grasso; da Pasquale Saraceno a Francesco Paolo Casavola; da Antonio D’Amato a Dominick Salvatore. Il premio Dorso consiste in un’artistica opera in bronzo creata, in esclusiva, dallo scultore Giuseppe Pirozzi. “Nelle 40 edizioni del Premio Dorso – ha ricordato Nicola Squitieri – 44 sono stati i giovani studiosi autori di tesi o di monografie inedite sul Mezzogiorno e ben trecento i destinatari delle sezioni speciali tutti espressione del mondo delle istituzioni, dell’economia e della cultura che hanno onorato e che onorano il nostro Mezzogiorno. In loro ci piace vedere una parte importante di quei “cento uomini di ferro” auspicati da Dorso per la rinascita del Sud. Una rinascita – ha sostenuto Squitieri – che potrà essere realizzata soltanto attraverso un corale impegno da parte di tutti: istituzioni, classe dirigente, cittadini, per definire un comune progetto di riscatto economico e morale”. “L’iniziativa – come ha sottolineato Francesco Saverio Coppola, segretario generale dell’Associazione – propone ancora una volta – nel ricordo del messaggio politico e morale di Guido Dorso – una significativa occasione di memoria del grande patrimonio di cultura e identità del nostro Mezzogiorno da preservare e adeguatamente valorizzare. I 40 anni del Premio – ha infine annunciato Coppola – saranno ricordati nell’anno con una serie di eventi promossi dall’Associazione Dorso, di alto valore culturale, dall’udienza al Quirinale, alla pubblicazione di un volume sulla storia del Premio Dorso, alla celebrazione di un convegno di studi su Giulio Pastore a cinquant’anni dalla morte”.