Cits (China International Travel Service), il tour operator di Stato della Cina, ha appena siglato un accordo con alcune regioni italiane per la loro promo-commercializzazione affinchè il modo di viaggiare dei cinesi possa cambiare: non più “mordi e fuggi” ma più turismo di qualità. È questo in sintesi, come riporta Trend Settimanale, l’obiettivo di “Italia Top Destination” il progetto che il general manager outbound di Cits, Zhang Chunlei, ha pensato di realizzare affinchè l’Italia possa essere amata attraverso l’esperienza più autentica, quella a cui i cinesi non sono abituati e che può essere capace di stupire, davvero. Soggiornare anche in soluzioni alberghiere alternative, preparare la pasta fatta in casa, danzare sul ritmo incessante della pizzica, far gioire il palato con un buon bicchiere di vino o trascorrere del tempo seduti ad un bar e guardare i passanti sono alcune delle esperienze tutte da vivere che si ritrovano nei pacchetti che Cits è pronto a confezionare e a vendere attraverso le sue 1.800 agenzie (ma sono destinate a raddoppiare in breve tempo). Puglia, Calabria, Campania e Umbria sono le regioni che hanno aderito a questa prima fase del progetto dalla durata biennale mostrandosi subito pronte ad accogliere coloro che dalla Cina arriveranno già nel mese di giugno e in terre per giunta poco battute o mai raggiunte fin d’ora. “Siamo sicuri che Italia Top Destination possa essere davvero il nuovo modo di far viaggiare il turista cinese: farlo tornare a casa con un ricordo indelebile. Basta soltanto foto, è giunto il momento di vivere il viaggio per poi raccontarlo agli amici e alla propria famiglia affinchè questi a loro volta possono sognare e apprendere quello che veramente è l’Italia”, ha spiegato lo stesso Zhang Chunei. Se in Italia i turisti cinesi sono 1 milione e 300.000, secondo le previsioni di CITS questi nelle regioni coinvolte aumenteranno del 10%, di anno in anno. E’ un dato incoraggiante che fa ben sperare che il progetto possa interessare anche altre realtà territoriale per incentivare il turismo in momenti ben precisi come la bassa stagione.