Napoli, diecimila in fila per il concorsone della Regione: oltre 300 mila candidati per circa 2 mila posti

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È iniziata alla Mostra d’Oltremare di Napoli la prima giornata delle prove preselettive per il corso-concorso della Regione Campania per 2.175 posti di lavoro nella pubblica amministrazione in circa 170 Comuni della regione. I candidati iscritti sono in tutto 303.965, di cui i primi diecimila circa si sono presentati oggi ai cancelli della fiera partenopea. Dalle 8 i candidati hanno formato lunghe file all’esterno dei cinque padiglioni della Mostra, tutti occupati per il concorso. File ordinate e un forte schieramento di steward per regolare l’accesso alle sale dove si svolge la prova. All’interno le commissioni si preparano a controllare i candidati alla prova che non possono usare dispositivi elettronici, pena l’esclusione immediata dal concorso.

Il Formez: Garantiamo trasparenza

“Garantiamo efficienza e trasparenza, abbiamo procedure assolutamente impenetrabili al di là delle voci che qualcuno fa girare, del tutto infondate perché basate su presupposti inesistenti”. Lo afferma Sergio Talamo, addetto stampa del Formez. “Il Formez – spiega Talamo – ha messo in campo quasi tutta la sede storica di Napoli, dove è nato 56 anni fa, e molti addetti della sede di Roma, perché si tratta di una prova straordinaria. Noi siamo impegnati sui concorsi da oltre vent’anni, abbiamo selezionato oltre un milione di candidati, stavolta siamo di fronte a 304mila candidati per un milione e 200 mila domande, numeri importanti”. Il concorso parte oggi con le prime prove selettive scritte che si concluderanno il 24 settembre in due sessioni, di mattina e di pomeriggio. “La correzione partirà alla fine di questo periodo – spiega Talamo – fino ad allora i test saranno conservati alla Mostra d’Oltremare e sorvegliati 24 ore su 24. Spesso abbiamo effettuato la correzione dei test in simultanea, ma stavolta era impossibile dati i numeri. La correzione avverrà con un lettore ottico in una seduta pubblica che svolgeremo a Napoli o a Roma, stiamo ancora definendo la sede. Il lettore stabilisce chi passa, non esiste alcuna possibilità di influire sulla prova, perché è un metodo consolidato e in tanti anni non ci sono stati ricorsi. È vietato l’uso dei cellulari e le sale sono schermate, non prende internet all’interno”.