Aspettiamo l’estate

155

di Ugo Righi

Bisogna prenderne atto: è un test di realtà che emerge dalla valutazione dei 500 morti al giorno e dei disastri vari di tutti i tipi. Bisogna prendere atto che meglio di così non sappiamo fare.
Non che non vogliamo: non sappiamo!
Forse la delusione della guida precedente era così profonda che le aspettative, verso Draghi, erano decisamente esagerate.
Ma lui non disse nulla per diminuirle.
Anzi il suo silenzio arrivava come una conferma.
Ma poi con delusione crescente a fronte dei risultati permanentemente peggiorativi, di tutti i tipi, siamo stati costretti ad accettare il fatto che, mentre attendevamo il chirurgo, ci siamo trovati di fronte all’ortopedico.
Niente da dire, ovviamente, contro gli ortopedici, ma non si può agire per aggiustare qualcosa quando occorre eliminarla.
Certo il segreto per valutare i risultati dipende dalle aspettative, non ci fossimo aspettati niente o poco saremmo soddisfatti ma invece balbettii, brusio,tremolii o silenzi.
Solo vibrazioni e micromutamenti incrementali in una situazione che richiederebbe,ripeto, traumi, svolte, rotture.
Gli indicatori di efficacia, legati alle scelte di fondo, e di efficienza, legati alle azioni, ci trovano sempre in fondo e la principale abilità di chi ci guida è quella di elaborare alibi e procrastinare e provare a far funzionare meglio quello che non serve.
Ma la procrastinazione non risolve i problemi, li sposta e nel fare questo li gonfia, l’urgenza diventa emergenza.
Il punto chiave non è il guidatore, non è solo la macchina, ma la strada.
Occorre aumentare la velocità e la viabilità ripulendola di tutti i detriti che ne impediscono la percorribilità, non essere solo un regolatore semaforico, perché questo non significa poter viaggiare bene. E poi non basta evitare gli errori ( anche se ne facciamo molti), se si sta attento a non sbagliare è importante, ma non sbagliare non è la stessa cosa di fare le cose giuste.
Prevenire un danno non è la stessa cosa di lavorare per costruire un vantaggio.
Almeno copiassimo dai più bravi!
Spero ancora che accada qualcosa di davvero buono, ma ora devo pensare che Draghi era atteso come incendiario, e invece sembra che il gruppo di pompieri stia affermandosi .
È vero che non abbiamo gli strumenti interpretativi per capire le scelte a volte, ma abbiamo quelli per vedere gli effetti e fare i confronti. Certo mi consolo pensando che se valuto le alternative poteva andarci peggio. Non è un granchè. Lo so.
Aspettiamo l’Estate, qualcuno potrà prendersi il merito che sarà arrivata e sconfiggerà il virus.