Cinque per mille: tutti gli Enti a cui si può destinare

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Il cinque per mille è la quota di imposta sui redditi delle persone fisiche (IRPEF) che ogni contribuente maggiorenne può decidere di non dare allo Stato, ma destinare a uno tra gli Enti non profit iscritti presso l’elenco dei beneficiari tenuto dall’Agenzia delle Entrate. Si tratta di una pratica assolutamente facoltativa, che non costa nulla e che viene effettuata durante la Dichiarazione dei Redditi. Rappresenta una soluzione utile per sostenere attività e progetti di rilevanza sociale, contribuendo in prima persona alla loro attivazione e facendo qualcosa di concreto per gli altri o per il Pianeta. Diventa quindi molto importante conoscere nel dettaglio quali sono gli Enti a cui può essere destinata questa quota, in modo da essere totalmente informati e consapevoli per capire a chi dare il 5 per mille e di conseguenza il proprio aiuto. 

Enti del terzo settore e Onlus 

Tra gli Enti che possono beneficiare del cinque per mille ci sono quelli del terzo settore iscritti nel registro unico nazionale del Terzo Settore (RUNTS) incluse Onlus e cooperative sociali ed escluse Imprese sociali di natura societaria. Si tratta di Associazioni non governative e no profit che operano in attività socialmente utili, forniscono assistenza e supporto a persone in situazioni di disagio o si occupano di emergenze e disastri naturali. Fa parte di questa categoria anche Medici Senza Frontiere, un’Organizzazione umanitaria che, da oltre 50 anni e con più di 65 mila operatori sul campo, offre soccorso sanitario e assistenza a persone in tutti i luoghi del mondo in cui il diritto alla cura non è garantito.

Ricerca scientifica e universitaria 

Destinare il cinque per mille agli Enti di istruzione e ricerca, comprese le Università, significa contribuire a finanziare quelle istituzioni che si dedicano alla ricerca finalizzata all’avanzamento della conoscenza in vari campi (medicina, biologia, fisica, ecc.) e che operano per trovare soluzioni a problemi globali.

Ricerca sanitaria 

Il cinque per mille può anche essere donato a Istituti di ricovero e cura a carattere scientifico (IRCCS). Si tratta di realtà d’eccellenza nel campo biomedico e dei servizi sanitari che effettuano prestazioni di ricovero e cura per raggiungere gli obiettivi del Piano Sanitario Nazionale in materia di ricerca sanitaria. Anche Enti e Associazioni che quotidianamente operano nell’ambito della ricerca sanitaria con orientamento traslazionale possono essere beneficiari del cinque per mille.

Associazioni sportive dilettantistiche 

Le associazioni sportive dilettantistiche fanno parte dei beneficiari del cinque per mille, ma con alcuni obblighi: devono avere il riconoscimento CONI, devono essere affiliate a una Federazione o Ente sportivo nazionale o a una disciplina e devono svolgere regolarmente attività di avviamento sportivo per minori, over 60 o persone svantaggiate.

Tutela di beni culturali e paesaggistici 

I contribuenti che desiderano sostenere quegli Enti che realizzano attività di tutela, promozione e valorizzazione dei beni culturali e paesaggistici possono destinare loro il proprio cinque per mille. Si tratta di realtà che promuovono la cultura, le arti e la conservazione del patrimonio storico e artistico o quelle che si battono per l’ambiente, la biodiversità e la sostenibilità attraverso progetti e azioni concrete.

Aree protette 

I gestori delle Aree Protette, compresi i grandi Parchi nazionali, sono nella lista dei beneficiari del cinque per mille. In questo caso il contributo serve a sovvenzionare attività in difesa della natura, soprattutto quella più a rischio, della flora e della fauna, al fine di salvaguardare l’habitat naturale e la biodiversità.

Comune di Residenza 

Importante infine sapere che il cinque per mille può essere destinato anche al proprio Comune di residenza, a patto che quest’ultimo utilizzi l’importo per attività nel campo sociale, in particolare per il sostegno alle famiglie con minori a carico, in condizioni di gravi difficoltà socio-economiche.