È la settimana del FOMC e della BoJ

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Il punto. Gli operatori si preparano alle riunioni del FOMC e della BoJ in programma questa settimana. La Federal Reserve, secondo gli analisti, difficilmente restringerà la sua politica monetaria, mentre sicuramente darà un aggiornamento delle sue previsioni. Diverso il ragionamento per la BoJ (Banca del Giappone), rispetto alla quale si prevede un ulteriore allentamento della politica monetaria, con un taglio del tasso di riferimento dal -0,10% al -0,15%, senza considerare ulteriori stimoli fiscali che potrebbero venire dal governo.

I metalli preziosi hanno avuto un inizio di settimana difficile, sull’onda del rafforzamento dell’USD. Lunedì il metallo giallo è scivolato dello 0,38%, tornando verso la soglia a 1.300 USD. Anche l’argento è stato oggetto di forti pressioni a vendere, scivolando dello 0,70%, in calo a 19,49 USD all’oncia.

Stamattina i rendimenti dei titoli azionari asiatici sono stati contrastati, gran parte degli indici è già tornato vicino ai massimi del 2016. Il Nikkei si è consolidato intorno a 16.620 punti, cedendo un marginale 0,04%, il più ampio indice Topix è invece calato dello 0,19%.

Nella Cina continentale, l’indice composito di Shanghai è sceso dello 0,20%, quello di Shenzhen dello 0,37%. Sulle piazze offshore, l’Hang Seng di Hong Kong ha ceduto lo 0,24%. Più a sud, l’indice NZX/S&P ha guadagnato l’1,26%, la borsa australiana lo 0,64%. I future europei oscillano a cavallo dello zero, al momento sono positivi.

Oggi gli operatori monitoreranno l’indice IFO sul clima delle aziende in Germania; il tasso di utilizzo degli impianti in Turchia; l’indice sull’attività manifatturiera della Fed di Dallas.

Le borse 

Il Ftse Mib segna -0,11%, il Ftse Italia All-Share -0,09%, il Ftse Italia Mid Cap +0,03%, il Ftse Italia Star +0,05%.

Mercati azionari europei in leggero rialzo. DAX +0,3%, CAC 40 +0,3%, FTSE 100 +0,1%, IBEX 35 +0,1%.

Future sugli indici azionari americani in ribasso dello 0,1-0,2 per cento. Le chiusure della seduta precedente a Wall Street: S&P 500 +0,46%, Nasdaq Composite +0,52%, Dow Jones Industrial +0,29%.

Tokyo stabile con l’indice Nikkei 225 che chiude a -0,04%. 
Borse cinesi poco mosse: l’indice CSI 300 di Shanghai e Shenzhen termina a +0,18%, a Hong Kong l’Hang Seng segna -0,1% circa.

Euro debole contro dollaro, nella notte tocca 1,0953, minimo da fine giugno. EUR/USD al momento tratta a 1,0965 circa.

Mercati obbligazionari eurozona in verde. Il rendimento del Bund decennale scende di 1 bp a -0,02%, quello del BTP cede 2 bp all’1,24%. Lo spread scende di 1 bp a 126.

Banca MPS (-8%) in forte calo su indiscrezioni in base alle quali la BCE ha avanzato dubbi sull’efficacia del piano di cessione di crediti deteriorati e rafforzamento del capitale tracciato da Rocca Salimbeni. Secondo altri rumors l’istituto senese è l’unico, come peraltro ampiamente previsto dagli analisti, tra i cinque italiani a non aver superato lo stress test condotto dall’EBA, i cui risultati saranno resi noti venerdì prossimo.

Nel fine settimana un portavoce di UBI Banca (-1,1%) ha dichiarato che il consiglio di gestione di domani non ha all’ordine del giorno la questione MPS. Da settimane si vocifera di una ipotesi di aggregazione tra le due banche caldeggiata dal governo.

Banca Carige (-5,01%, asta di volatilità) in rosso. Nel fine settimana il presidente Giuseppe Tesauro ha dichiarato a La Stampa, in risposta a una domanda sull’ipotesi di un nuovo aumento di capitale: “Vedremo se sarà necessario, se lo sarà l’assemblea degli azionisti lo deciderà”.

In rialzo Telecom Italia (+1,4%). Nel fine settimana Repubblica ha riferito dell’ipotesi di vendita di un 5% della compagnia italiana da Vivendi a Orange.

Datalogic (+2,1%) prolunga il rally di venerdì (+3,69%) in scia ai dati del secondo trimestre. I ricavi sono saliti dell’8,4% a/a a 146,5 milioni di euro, mentre il booking nel corso del trimestre – gli ordini già acquisiti – è stato pari a 147,7 milioni di Euro, in crescita del 17,5% rispetto al secondo trimestre 2015.

I dati macro attesi oggi
Lunedì 25 Luglio 2016

Riunione G-20 (Ministri delle Finanze e banchieri centrali);

01:50 GIA Bilancia commerciale giu;
10:00 GER Indice IFO (fiducia imprese) lug;

12:00 GB Indice CBI tendenza ordini industriali lug.