Eventi, il museo della moda inaugura i suoi nuovi spazi con Angela Carrubba Pintaldi

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Non conosce momenti d’arresto il nuovo percorso della Fondazione Mondragone, che con il lavoro instancabile dell’avvocato Maria D’Elia – amministratore unico dell’ente – e con il prezioso sostegno della Regione Campania si appresta a inaugurare un’ulteriore ala espositiva del museo. L’occasione è datata 18 novembre, a partire dalle 18.30. L’evento è la mostra Angela e il suo viaggio tra Moda ed Etnie – l’obiettivo di Giovanni Gastel e l’esposizione di antichi e preziosi abiti etnici della collezione di Angela Carrubba Pintaldi. L’area espositiva della dimora storica di piazzetta Mondragone a Napoli si arricchirà di spazi, fino ad oggi inediti, realizzati con i fondi FESR nell’ambito del POC 2014/2020 della Regione Campania nel Piano strategico complementare Cultura e Beni Culturali – Programmazione 2019. A partire dal 2023, la nuova sezione museale consentirà la valorizzazione del posseduto di abiti, paramenti e oggettistica di arte sacra, legata alla chiesa Santa Maria delle Grazie, parte integrante del complesso monumentale Mondragone.

“Un altro piccolo tassello nel lungo percorso di ricostruzione di questa importante realtà museale – commenta l’amministratore unico Maria d’Elia – che negli ultimi anni sta conoscendo uno sviluppo progressivo e costante per posizionarsi nel mondo della moda, del tessile e dell’arte come luogo di esposizione e di studio, d’incontro e di confronto. Il Museo della Moda di Napoli, anche in virtù della sua natura pubblica, vuole essere infatti la casa di tutti quelli che vivono di moda e di cultura, aperta a tutti e a tutte le diramazioni. E, a tal fine, offre spazi nuovi e sempre più diversificati”.

E per sottolineare questo nuovo traguardo raggiunto ecco allora un’esposizione da non perdere. Al centro degli scatti del celebre fotografo milanese, con cui sarà inaugurata la nuova ala e il cui sguardo ha caratterizzato l’alta moda italiana negli anni di punta del Made in Italy – curando le campagne pubblicitarie di Versace, Trussardi, Missoni, Ferragamo e molti altri – c’è l’opera di Angela Carrubba Pintaldi, poliedrica artista siciliana con la sua incessante e magmatica ricerca ha attraversato i più diversi linguaggi artistici, muovendosi, dalla creazione di gioielli e di abiti alla pittura, dalla performance alla videoart. Viaggiando il mondo, dall’India al Marocco, Angela Carrubba Pintaldi è la sua stessa opera, in una fusione totale e passionale, che la vede indossare le proprie creazioni per dare corpo alla loro anima.

Modelli, antichi e preziosi abiti etnici, parte della ricchissima collezione raccolta negli anni da Angela Carruba Pintaldi, saranno quindi esposti nelle sale del Museo della Moda grazie al prezioso allestimento a cura di Donatella Dentice d’Accadia, sempre vicina alla Fondazione. Materiali, colori, lavorazioni degli antichi abiti etnici collezionati sono per l’artista anche paesaggio, immaginario e orizzonte di ispirazione per la sua pittura e i suoi gioelli.

Per l’occasione sarà messo all’asta un abito della collezione e il ricavato andrà all’associazione Itaca presieduta da Fabio Pignatelli

Biografia Angela Carrubba Pintaldi

Artista a tutto tondo: pittrice, scultrice di gioielli e anche molto altro, nasce a Siracusa sull’isola di Ortigia nel 1960. Dalla terra di Sicilia assume, per osmosi, la vulcanicità, le telluriche vibrazioni di un mondo, per lei, senza confini. Dopo un esordio come creatrice di gioielli e stilista, che le assicura un grande successo e notorietà, il raffinato senso estetico e la creatività incontenibile la porta ad intraprendere un percorso più propriamente artistico vicino alla pittura e alle performance di videoart. Ritratta negli anni da importanti fotografi, quali: Sarah Moon, Brigitte Lacombe, Ferdinando Scianna, Fabrizio Ferri, Tyen, Leo Matiz, Heinz Schattner e Giovanni Gastel – Angela Carrubba Pintaldi – da sempre – abbina la sua forza creativa alla necessità di comunicare anche attraverso la sua immagine, nelle differenti interpretazioni, i suoi reali stati d’animo, le sue verità, le sue forme espressive più arcaiche e poetiche.

Dalle parole di Giovanni Gastel: ”L’opera più importante di Angela è Angela stessa. Sotto la sua poliedrica attività corre un filo rosso di pulsioni e delusioni, di partenze e di splendidi voli. Prima in cielo avvolta dalla gioia, e poi di nuovo giù, in un alternarsi di condizioni umane contrastanti, che sono le fibre profonde di un vero artista.

Bella e drammatica, come le dee antiche, è riuscita a diventare icona di se stessa. Le sue raccolte di vestiti d’epoca, collezionati con la passione dell’entomologo, certificano il suo amore per la dimensione “altra” dell’arte.

La vedo innamorarsi anche delle opere altrui in un tripudio di generosità e ricerca “panica” del bello. Ma Angela si cala nel mondo della realtà disegnando attraverso la sua vita un “reale” alternativo in cui vive in un certo senso sola. È il mondo della bellezza che travalica tempi e mode.

La bellezza come ispirazione verso un mondo migliore e distaccato dalle miserie del vivere. E allora ecco Angela a ricordarci che solo nella bellezza sta la possibile redenzione di noi esseri umani.

In questa disordinata vita di creazioni sta la meraviglia di Angela che non può essere discussa o cambiata ma solo accettata come simbolo dell’arte e delle contraddizioni di cui sempre si nutre.”

Dove: Museo della Moda, piazzetta Mondragone 18 in Napoli

Quando : 18 novembre a partire dalle 18.30

Info: 0814976104; museodellamodanapoli.com