Nel terzo trimestre l’export è in calo soprattutto al Sud e nelle Isole (-5,2%) e vedono il segno meno tutte le aree tranne il Nord-Est, dove si registra una dinamica stazionaria. Così l’Istat. Dall’inizio dell’anno la crescita tendenziale dell’export rimane tuttavia sostenuta nell’Italia meridionale (+7,9%). Solo le Isole risultano in calo (-4,4%) mentre risultano in espansione anche il Nord-Est (+5%), il Centro (+4,2%) e il Nord-Ovest (+3,6%).
Le regioni che forniscono un contributo rilevante alla crescita tendenziale dell’export sono Piemonte (+8,7%), Veneto (+5,8%), Lazio (+13%), Lombardia (+2,1%) ed Emilia-Romagna (+3,9%). Per contro, le regioni che contribuiscono negativamente alla crescita dell’export nazionale nei primi tre trimestri 2015 sono Sicilia(-9,1%), Liguria (-5,3%) e Marche (-2,7%). Da inizio anno le province che contribuiscono in misura più marcata a sostenere le vendite nazionali sui mercati esteri sono Torino, Potenza, Latina, Vicenza, Treviso e Roma. Il calo delle vendite all’estero dalle province di Siracusa, Genova, Massa-Carrara, Milano, Livorno e Pavia contribuisce invece a rallentare la crescita dell’export nazionale.