Industria 4.0, la formazione diventa Smart: sindacati in prima linea

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in foto Giuseppe Russo

Responsabili della didattica, sindacati, imprese. Tutti i protagonisti della formazione in prima linea, martedì scorso 9 aprile, alla presentazione di “Smart 4.0 Sviluppo, Miglioramento e Automazione: Risorse umane e Tecnologia nell’era 4.0”, progetto che ha visto la partecipazione di 414 dipendenti di 38 aziende del settore metalmeccanico.

“La formazione è uno strumento importante tanto per i lavoratori, perché ne migliora le competenze, non solo specifiche ma anche trasversali, quanto per le aziende, che attraverso la formazione riescono a essere più competitive – commenta Adele De Cocco, Fiom-Cgil Napoli -. Smart 4.0 è un piano che punta alle alte professionalità”.
La rappresentante Fiom rilancia sul ruolo del dialogo sociale, “inteso come confronto costruttivo tra le parti: azienda, lavoratori, Rsu e Rsa dove presenti – dice- . Un valore aggiunto che va perseguito a tutti i livelli”.
“Considero rilevante – conclude De Cocco -, un altro elemento emerso dall’incontro: il riconoscimento della formazione come diritto soggettivo. Un diritto tanto più importante alla luce di Industria 4.0 che pone questioni nuove sulle competenze e professionalità necessarie nel mercato del lavoro”.

Giuseppe Russo, Uilm-Uil Napoli, punta i riflettori sulla certificazione di valore della formazione, per rafforzare il curriculum dei partecipanti. ”Siamo impegnati con determinazione a ottenere un risultato che sfoci in una sorta di libretto curriculare riconosciuto nel mercato del lavoro – dice -. Un documento come questo garantirebbe una reale mobilità, consentendo ai lavoratori di cercare una nuova occupazione in caso di uscita dall’azienda. Oggi – prosegue Russo – un lavoratore che non ha formazione adeguata è destinato a restare fuori dal ciclo produttivo. Grazie al lavoro di pilotaggio sui bandi Fondimpresa continueremo a collaborare per una formazione sempre più in linea con il mercato e le esigenze delle aziende”.

“Per quanto riguarda l’ente bilaterale di pilotaggio di cui ho fatto parte – aggiunge Antonello Gisotti, Fim Cisl Nazionale – abbiamo monitorato come è evoluta la richiesta di formazione da parte delle aziende, anche negli ultimi 2-3 anni, con un ciclo virtuoso tra enti e aziende. La formazione è un diritto soggettivo dei lavoratori, uno dei pilastri del nuovo contratto dei metalmeccanici”.

in foto Antonello Gisotti
in foto Adele De Cocco