Minori, contrasto della povertà educativa: 50 milioni per le zone a rischio degrado sociale

54
Foto di Mohamed Hassan da Pixabay

Prende il via l’iniziativa, promossa dal Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile, che destinerà 50 milioni di euro per creare e sostenere le prime 15 aree socioeducative strategiche nelle zone d’Italia a più alta vulnerabilità sociale, con l’obiettivo di creare un modello replicabile, con azioni di sistema possibili grazie all’alleanza virtuosa tra pubblico, privato e privato-sociale. L’impegno è far sì che gli interventi promossi diventino delle esperienze stabili all’interno del sistema pubblico, veri e propri modelli a cui far riferimento per le azioni volte al contrasto della povertà educativa, sociale e relazionale di bambini e adolescenti nei territori a rischio degrado. Si lavorerà per la realizzazione di centri rivolti ai piccoli di età compresa tra 3-14 anni e alle loro famiglie per il supporto e il sostegno socioeducativo extrascolastico. Per dare loro anche l’accesso a opportunità culturali, artistiche e sportive occorre intervenire a sostegno dei genitori fragili, favorire il protagonismo giovanile grazie a realizzazione di spazi di aggregazione, contribuire a una progettazione integrata per il reinserimento sociale e offrire servizi di ascolto psico-pedagogici per preadolescenti e adolescenti nelle scuole, biblioteche, centri sportivi o parrocchiali. Infine progettare e costruire nuovi spazi di convivenza. Le regioni interessate all’iniziativa saranno Lombardia, Piemonte, Emilia Romagna, Lazio, Campania, Puglia, Calabria, Sicilia, Sardegna. Ciascuna realtà avrà a disposizione una somma pari a 3,3 milioni di euro per progetti con durata triennale. A diffondere il bando l’impresa sociale Con i Bambini, soggetto attuatore del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile. Lo ha annunciato in conferenza stampa a Palazzo Chigi, il viceministro del Lavoro e delle Politiche sociali, Maria Teresa Bellucci, che ha presieduto, su delega del sottosegretario Alfredo Mantovano, la riunione del Comitato di Indirizzo strategico del Fondo, insediato alla Presidenza del Consiglio. “L’iniziativa rappresenta un’applicazione innovativa del principio di sussidiarietà. Governo, fondazioni, terzo settore, civismo educativo, comuni, regioni, scuole si alleano e si mobilitano a favore di tanti bambini e bambine, adolescenti, giovani e famiglie che vivono in aree di esclusione e disagio. Per la prima volta le comunità educanti saranno coinvolte nella sperimentazione di aree di educazione che tutti riconosciamo essere prioritaria”, ha sottolineato Marco Rossi Doria, presidente di Con i bambini, società senza scopo di lucro nata nel 2016, che gestirà l’attuazione dell’iniziativa.

La scelta delle aree sarà effettuata dal Comitato di Indirizzo strategico del Fondo, sulla base del documento tecnico recante indirizzi per la realizzazione di interventi a contrasto della povertà educativa, sociale e relazionale dei bambini e bambine nei territori caratterizzati da maggiore vulnerabilità, su proposta di Con i Bambini, tenendo conto dei dati sulla povertà economica ed educativa, nonché delle indicazioni acquisite presso regioni e comuni per il tramite della Rete della protezione e dell’inclusione sociale. (segue) Impresa sociale Con i bambini sarà attuatore del Fondo Gli interventi continuativi hanno l’obiettivo di potenziare le cure genitoriali e il saper educare da parte dei genitori, dei nuclei familiari e dell’intera comunità adulta. Un impegno che prosegue con il sostegno durante i primi anni di vita, da zero a sei anni, e l’azione per assicurare l’apprendimento in alleanza con scuola e formazione professionale, ma anche l’allestimento di luoghi di qualità dedicati a iniziative di aggregazione, di ascolto e sostegno, di promozione dello sport e della cultura, con attenzione ai temi della prevenzione e del contrasto a dipendenze, violenza e criminalità. Si realizzerà il necessario coordinamento con altre iniziative definite nell’ambito del Pon Inclusione sociale e Lotta alla povertà 2021-2027 Fse+, del Piano di azione Nazionale per la Garanzia Infanzia (Pangi) e del Piano Nazionale degli interventi e dei servizi sociali del ministero del Lavoro e delle Politiche sociali. In cabina di regia nazionale ci saranno Con i Bambini, la Direzione generale del ministero del Lavoro, l’Anci e il Coordinamento delle Regioni e di altre autorità nazionali coinvolte. Il Fondo darà un contributo fondamentale, che si inserisce all’interno di una nuova stagione di attivazione pubblica basata sul principio di sussidiarietà, indicato dall’articolo 18 della Costituzione, per lanciare una sfida all’interno di contesti sociali difficili. Con i Bambini elaborerà un piano operativo, selezionando iniziative di partenariati composti da organizzazioni del Terzo settore insieme con gli Ambiti territoriali sociali, in alleanza con le autonomie scolastiche, enti pubblici e privati capaci di integrarsi con il sistema locale dei servizi sociali, ottimizzando i fondi già impegnati.