Vade Retro, nell’abisso del satanismo vittime silenziose di guru e sette religiose

1983

Satanismo, riti magici, sette religiose, sono duecentoquaranta mila in Italia le persone finite nella trappola di queste organizzazioni. Difficilissimo uscirne e le sette non perdonano chi vuole lasciare. Sette sataniche tra cronaca e leggenda. Nel nome di satana si uccide, in Persilvenia, due anni fa, una ragazza ha ucciso cento persone nel nome del diavolo. Puzza di zolfo e si respira aria infernale, accade in molte regioni d’Italia. Altari saccheggiati, atti di sfregio e capretti sgozzati, ostie e oggetti sacri rubati in molte chiese, la pista satanica è quella più gettonata e si fa sempre più strada nei casi di suicidi e i dati raccontano come i furti ed i suicidi in nome di satana, negli ultimi anni siano aumentati. L’ s.o.s è chiaro e forte dagli esorcisti, le possessioni diaboliche sono triplicate. Nelle maglie dei guru e delle sette religiose finiscono anche le donne. Abusi psicologici, plagio e manipolazione mentale da parte di guru, santoni e falsi mistici. Storie drammatiche di donne a cui è stato fatto un rito voodoo per indurle alla prostituzione. Donne, che hanno perso soldi, famiglia e dignità. Persone disperate, che attraversano problemi difficili nella loro vita: problemi di salute, problemi economici o affettivi, è questo l’identikit di chi decide di aderire ad una setta. Facile pensare che siano gli altri a cascarci, i più sprovveduti. Le statistiche, rivelano a sorpresa che la maggior parte delle vittime ha un livello di istruzione medio-alto. Si tratta soprattutto di persone adulte del Nord Italia. Il diavolo si presenta sotto diverse forme: le sette non sono solo sataniche: ma mondo occulto, psicosette, sette pseudo religiose, magico isoteriche, se non sono tutte sataniche, sono tutte diaboliche, perché diavolo significa colui che separa dagli affetti più cari, a volte anche dal lavoro, distruggendo la persona. Sedute spiritiche, riti, luoghi e musiche, riti di purificazione, che attirano sempre più adolescenti. L’adorazione di satana non conosce età anche se, attraverso l’utilizzo dei social network, sono sempre più gli adolescenti che si avvicinano per la prima volta al culto di satana. Accorgersene per un genitore diventa difficile, perché la crisi adolescenziale si mescola al satanismo, che viene vista come una via di fuga all’adolescenza e ai suoi cambiamenti. Il bisogno di trasgressione, di senso di appartenenza si affianca a quell’età al desiderio di onnipotenza e di rivalsa della frustrazione. Tratti definibili come “schizoidi” e “antisociali” possono giocare un ruolo estremamente importante. Ma anche la propensione per l’occulto, il gotico, sono segni che vanno tenuti d’occhio, facendo attenzione a non pensare sin da subito che siano già strumenti del demonio e che il maligno stia già operando. Secondo un censimento sono circa 10 le sette sataniche organizzate presenti in Italia, ciascuna con una media di circa un centinaio di adepti. Ma l’aspetto più inquietante è l’aumento di gruppi disorganizzati. Sette e riti che fanno sprofondare nell’abisso del sé, che si coniuga alla manipolazione e alla paura: uscirne diventa difficilissimo. E’ importante però il ruolo di assistenza, prevenzione e controllo affidato all’assistente sociale, solo se è ben informato su tali realtà. Importante diventa anche il lavoro di rete, una grande risorsa, perché agevola la velocità nelle segnalazioni alle autorità, nelle comunicazioni e nella ricerca. Importante è anche rivolgersi alle autorità per chiedere aiuto, specie i familiari che si ritrovano dinanzi a persone che ormai hanno cambiato il loro carattere ed il modo di vivere. Ma, in Italia ci sono anche molte associazioni che operano per supportare chi rimane vittima delle sette ed i loro familiari, spesso abbandonati e minacciati dalle sette. C’è anche un numero verde 800-228-866 di Don Aldo Buonaiuto, che dal 2006 collabora anche con la Polizia di Stato. Forze che si uniscono per aiutare chi rimane plagiato e vittima dei guru e delle sette.