Acquisto di carburante: le nuove regole in tema di fatturazione elettronica

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Cambiano le regole per l’acquisto del carburante per le auto aziendali, per effetto dell’introduzione della fatturazione elettronica. Infatti, le imprese che concedono ai propri dipendenti l’utilizzo di una vettura per finalità lavorativa, sono tenute ad effettuare i pagamenti utilizzando strumenti tracciabili: ciò al fine non soltanto di assolvere all’onere di emissione della fattura digitale, ma anche per poter usufruire della possibilità di detrarre i costi dalle imposte. Ecco tutte le novità sul rifornimento per imprese e professionisti.

Fattura elettronica per l’acquisto di carburante

L’introduzione della fatturazione elettronica ha comportato un innovativo metodo di registrazione delle operazioni fiscali realizzate dalle imprese, sia nel caso di vendita a consumatori (B2C) che per le transazioni fra professionisti (B2B): ciò significa che, nel caso di un’operazione imponibile, l’azienda che esegue la prestazione e incassa il compenso dovrà ricorrere al nuovo sistema digitale. Sotto questo profilo, infatti, la fattura elettronica è un documento telematico che conserva la medesima funzione della fattura cartacea, sfruttando a questo fine però le nuove tecnologie informatiche per finalità di contrasto all’evasione fiscale e per una complessiva semplificazione dei pagamenti.

Uno dei settori su cui si è maggiormente incentrato il carico di innovazioni connesse all’introduzione della fattura elettronica concerne il comparto relativo al rifornimento di carburante. Quando un’impresa (anche a mezzo di un suo dipendente) o un professionista utilizza una vettura per finalità aziendali/professionali, infatti, è necessario seguire le nuove regole per la ricezione del documento fiscale, strumentale alla deducibilità della spesa sostenuta. Sotto questo profilo, l’acquirente di carburante è tenuto al pagamento mediante strumenti tracciabili, mentre il distributore dovrà – previo conferimento dei dati necessari – emettere il documento fiscale in formato digitale. 

Auto aziendale: il rifornimento deve avvenire con metodi tracciabili

In dettaglio, le nuove norme hanno imposto a chi acquista carburante per finalità connesse all’esercizio dell’attività imprenditoriale/professionale (come nel caso, appunto, dell’auto aziendale), di eseguire il pagamento utilizzando uno strumento che favorisca la tracciabilità: tra questi si possono annoverare le carte di pagamento, i bonifici e le carte carburante, mentre scompare la possibilità di utilizzo delle schede carburante, tacciate in passato di utilizzi strumentali ad abusi fiscali.

Tutto ciò trova applicazione soltanto nel caso di acquisto di benzina per finalità lavorative, e non, dunque, per i consumi strettamente personali. Effettuando il pagamento con strumenti tracciabili, infatti, il professionista o l’impresa permette al distributore di emettere la fattura elettronica e, dunque, di poter registrare il costo sostenuto: ciò al fine di poter dedurre lo stesso dalla propria dichiarazione.

Naturalmente, la novità in questione risulta di grande rilevanza soprattutto per le strutture imprenditoriali che fanno largo uso delle vetture aziendali: in queste ipotesi, infatti, l’impresa deve dotare i propri dipendenti di carte di pagamento o di conti con cui eseguire il pagamento e, dunque, far riferire all’organizzazione la spesa fiscale per l’acquisto del carburante.

Semplificazione dei pagamenti: le carte carburante

Per poter beneficiare del regime di detraibilità dei costi del carburante e, contemporaneamente, consentire l’emissione della fattura elettronica, le carte carburante rappresentano uno strumento particolarmente efficace. Infatti, oltre alla difficoltà di dotare i dipendenti di una carta o di un conto riferito all’impresa, può risultare complicato dover fornire ogni volta al distributore i dati necessari per l’emissione del documento fiscale.

Viceversa, con le carte carburante il dipendente o il professionista che fanno rifornimento per esigenze lavorative possono utilizzare un metodo di pagamento intestato alla propria organizzazione, senza dover comunicare volta per volta i dati necessari alla stazione di rifornimento. Infatti, con la carta carburante è la società emittente dello strumento (di volta in volta coincidente con la compagnia petrolifera, nel caso di carte mono-marca, o in una società finanziaria terza, nel caso di carte multi-marca) ad emettere la fattura intestandola all’azienda: questo significa che, una volta comunicati i dati dell’impresa al momento della sottoscrizione, lo strumento potrà essere utilizzato indifferentemente da chiunque per poter effettuare l’acquisto del carburante e fatturarlo all’impresa.

Gli unici oneri da sostenere, in questo caso, sono quelli relativi alla presenza dell’eventuale canone della carta e delle commissioni per l’utilizzo della stessa. Un ottimo modo per trovare la carta carburante ideale per la propria azienda è quello di confrontare le differenti condizioni grazie a ICompario, piattaforma che semplifica la scelta e la comparazione delle principali carte carburante presenti sul mercato.