Crollo del ponte, il ministro Tria annuncia “un grande piano di investimenti”: in bilancio 150 mld

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La tragedia di Genova “conferma l’assoluta necessita’ di un grande piano di investimenti pubblici in infrastrutture, a cui il governo sta gia’ lavorando, che parta dallo sblocco degli investimenti e degli interventi di manutenzione che hanno gia’ finanziamenti a disposizione”. E’ quanto afferma il ministro dell’Economia Giovanni Tria che in una nota ricorda come “gli investimenti pubblici in infrastrutture sono una priorita’ dell’attuale governo per i quali non ci saranno vincoli di bilancio”.
“Di fronte all’immane tragedia di Genova e’ il momento del cordoglio e dello sforzo di tutti per prestare i primi soccorsi e affrontare l’emergenza della citta’”, dice il ministro Tria che nella nota, torna sul tema degli investimenti che, anche da professore di economia, erano al centro di molti suoi interventi e che sono una priorita’ anche per il governo ”come e’ una priorita’ il superamento dell’incapacita’ di spesa e di intervento”.
Nel bilancio dello Stato sono stanziati 150 miliardi in 15 anni per gli investimenti pubblici, importi che sono gia’ scontati nel deficit. Di questi, 118 miliardi sono considerabili immediatamente attivabili. Gli ultimi dati relativi alle risorse per investimenti pubblici programmati sono stati forniti recentemente dallo stesso ministro Tria, durante la presentazione del nuovo “contratto standard di partenariato pubblico-privato per la realizzazione di opere pubbliche”. In quella occasione era anche stato spiegato che procedure complesse e capacita’ progettuali insufficienti complicano l’utilizzo delle risorse rendendo biblici i tempi di realizzazione delle opere. La grandezza degli interventi, ovviamente, ha impatto anche sui tempi di avviamento e completamento. Sempre in base ai dati del Ministero dell’Economia per la messa in pratica di opere di impatto minimo, dal valore di 100.000 euro, ci vogliono 2 anni, che salgono a 15 – aveva spiegato il ministro – mentre per quelle sopra i 100 milioni. Altri dati riguardano invece il calo di investimenti registrato dall’inizio della crisi ad oggi: nei 10 anni dal 2008 al 2018, la spesa per investimenti fissi lordi della p.a. si e’ ridotta di un terzo e a livello locale addirittura del 50%, con valori medi che sono passati dal 3% al 2% del Pil. Proprio per questo una delle task force del Tesoro, in vista della prossima manovra, riguarda proprio il rilancio degli investimenti. Ma uno dei nodi – come piu’ volte ribadito dal ministro dell’Economia anche durante le audizioni parlamentari – e’ legato soprattutto l’incapacita’ di progettare, analizzare e verificare. Quella “incapacita’ di spesa e intervento” che oggi, nel suo intervento Tria definisce una “priorita’ da superare”.