Da “I turbati” a “Troppo Napoletano”, segreti e sogni di Gigì e Ross

Gigi e Ross conduttori di successo di “Made in Sud” con Fatima Trotta ed Elisabetta Gregoraci, da qualche giorno al cinema, tra gli interpreti del film “Troppo Napoletano”

Gigi come nasce il vostro nome “Gigi e Ross”?
È semplicemente il diminutivo dei nostri due nomi di battesimo, Luigi e Rosario; volevamo un incisivo che fosse facile da ricordare per identificarci
Ross l’origine del vostro sodalizio artistico?
Noi nasciamo dal teatro serio, avendo frequentato entrambi anche se in trienni diversi, l’Accademia Teatrale del “Bellini” di Tato Russo. Ci siamo conosciuti durante una tournée estiva teatrale, eravamo con Leonardo Ippolito, noto impresario partenopeo. Successivamente abbiamo coinvolto altri due ragazzi e da lì abbiamo cominciato a scrivere gag.
Il passaggio dal genere impegnato alla comicità?
Contemporaneamente al teatro, lavoravamo in una radio, “Radio Tour” con Pippo Pelo dove avevano bisogno di qualcuno che scrivesse testi brillanti. Le nostre gag andavano fortissimo al punto di decidere di farle diventare oggetto di live show; da qui cominciammo a fare cabaret fondando tutti e quattro un gruppo artistico “I Turbati” e nel 2003 vincemmo il Premio Troisi.

Appena dopo il Premio, i “Turbati” si sciolsero come gruppo?
Sì perché gli altri 2 componenti volevano continuare a fare teatro impegnato; fu allora che nacque il nostro duo comico.
Gigi, fatale per il vostro escalation fu l’incontro con Mormone?
Andammo all’inaugurazione del Tam, perché sapevamo che Nando Mormone era alla ricerca di giovani talenti. Lui, dopo averci sentito scritturò e cominciammo il nostro percorso artistico fino poi ad approdare a “Made in Sud”.
Siete conduttori di una trasmissione televisiva che tratta della comicità del sud; avvertite una responsabilità particolare?
Per un certo verso sì; il nostro ruolo è un onore ma è anche un onere. Lo stesso titolo del programma “Made in Sud” la dice lunga e ci porta inevitabilmente a sentire una doppia responsabilità, come comici ed in quanto “gente del sud”. Nel corso di queste edizioni abbiamo cercato di allontanarci un po’ dai soliti cliché, impegnandoci a rappresentare un Sud non come “terra di marziani” ma come territorio integrante del resto di Italia, un sud “moderno”, anche perché poi alla fine questa grande differenza non c’è.
Spesso, nei vostri sketch a “Made in Sud” trattate anche temi scottanti?
Sì, ma senza fare satira cercando solamente di esorcizzare simpaticamente accadimenti nefasti . La comicità deve svolgere anche questa funzione. Ricordo ad esempio che, quando si verificò il violento scontro tra le tifoserie di Roma e Napoli, inscenammo una gag in cui i protagonisti di Gomorra, Genny e Ciro, incontravano i protagonisti di Romanzo Criminale.
Gigi adesso protagonisti anche al cinema con un pigmalione di nome Alessandro Siani?
Be’ devo dire che io e Ross siamo stati molto fortunati ad avere in occasione del nostro “battesimo” nel cinema come madrina la splendida Serena Rossi; anzi Ross ha girato la prima scena proprio con lei… E poi…. che dire del nostro padrino Siani!
Com’è nata l’avventura con Siani?
Noi conoscevamo Alessandro da tempo, avendolo incontrato ai laboratori al Tam. L’anno scorso Siani fu ospite alla Rai in una delle puntate di “Made in Sud” ; fu allora che esternò il desiderio di volerci coinvolgere in un suo immediato progetto cinematografico.
Com’è stata questa esperienza?
Fantastica; il film è stato girato da Gianluca Ansanelli, ma Siani è stato puntualmente presente in tutte le cinque settimane di lavorazione, introducendo nuove battute e nuove gag sulla scia del suo grandioso estro artistico che lo porta ad esternare ed a mettere in scena continue improvvisazioni.
L’immagine di Napoli che appare nel film?
Una cartolina; è una città raccontata da persone che la amano profondamente, pertanto è una Napoli che viene dipinta in tutta la sua bellezza.
Gigi che vuol dire essere “Troppo Napoletano”?
Essere troppo fiero di essere napoletano.
Gigi e Ross; quanto vi identificate nei personaggi che interpretate?
In nulla; siamo totalmente distanti dagli stessi.
Nel film “Troppo napoletano” grande spazio anche alla musica, in particolare al Rap.
È un fermento musicale che a Napoli c’è sempre stato e che trova le sue origini ne “La Famiglia” , un gruppo di Hip Hop napoletano degli anni “90.
Gigi e Ross; chi siete nel privato?
Due bravi ragazzi tutto famiglia e lavoro che vivono insieme H24.
Vi dividete anche le donne?
Nooo, a parte che siamo entrambi felicemente sposati, in tema di “femmine”abbiamo gusti diametralmente opposti.
Ross, come vivono questa vostra simbiosi le rispettive consorti?
All’inizio erano un po’ gelose , ma poi hanno imparato a condividerci.
Il vostro tempo libero?
Tutto dedicato alla famiglia ed allo sport.
Gigi il vostro sogno artistico?
Vorremmo continuare a fare cinema anche se siamo dei neofiti; ci piacerebbe continuare a lavorare con Siani e perché no, un domani realizzare anche un nostro film.
La fiction?
Magari! Aspiriamo ad essere protagonisti di una fiction comica poliziesca; il cui titolo potrebbe essere “La Squadra comica”.
Gigi, comici si nasce o si diventa?
A volte si diventa per necessità; scherzi a parte la comicità è una dote naturale che però bisogna coltivare nel tempo.