di Rosina Musella
La fortunata serie “Jane The Virgin” si è conclusa definitivamente con la quinta stagione uscita online sulla piattaforma Netflix lo scorso 31 gennaio.
Jane Gloriana Villanueva, una giovane studentessa di lettere, rimane incinta quando è ancora vergine a causa di un’involontaria inseminazione artificiale.
Le prime quattro stagioni della serie statunitense seguono la protagonista attraverso le svariate peripezie al limite dell’immaginario che si ritrova ad affrontare, in cui il realismo magico tipico della letteratura sud americana la fa da padrone, mescolandosi ad elementi caratteristici delle telenovelas di cui la stessa Jane è una grande appassionata.
I personaggi sembrano ricalcare archetipi tipici dei racconti d’infanzia, ma sono immersi nella realtà contemporanea e sono dipinti egregiamente dagli autori della serie: antagoniste cattive, principi azzurri in giacca e cravatta, eroi dal cuore puro. Jane non è la solita donzella in pericolo, ma una giovane donna indipendente che sogna il vero amore; Rafael e Michael i due “principi azzurri”: il primo, padre del figlio di Jane, tipico duro dal cuore buono che, con l’avanzare delle stagioni, affronta i propri traumi evolvendosi e maturando come singolo e in relazione agli altri personaggi della serie; il secondo, il grande amore di Jane, vive una sorta di resurrezione, “morendo” nel corso della terza stagione e tornando in vita all’inizio della quinta; Petra, l’antagonista di Jane, con cui lo spettatore simpatizza sempre più nel corso del tempo, venendo a conoscenza di quella che potrebbe essere definita come la sua “villain origin story”.
Centrale nella serie è il rapporto di Jane con due donne della sua vita: l’abuela Alba e la madre Xiomara, personaggi fondamentali per l’esistenza ed evoluzione della protagonista, che rappresentano rispettivamente il sacro e il profano, l’aspetto più spirituale e quello più carnale nella vita di una persona e che in Jane trovano una sublimazione perfetta, essendo lei un vero e proprio ponte tra l’estrema rigidità della nonna e la talvolta eccessiva leggerezza della madre.
L’ultima stagione non abbandona l’andamento delle precedenti, ma anzi lo alimenta ancor di più con un susseguirsi di eventi strabilianti il cui culmine è il “ritorno in vita” di Michael, proprio nel momento in cui Jane ritrova finalmente un equilibrio con il suo Rafael.
“Jane The Virgin” risulta un prodotto estremamente piacevole per tutta la famiglia, che coinvolge a qualsiasi età, facendo breccia nel cuore dello spettatore attraverso racconti sentimentali che danno vita ad una perfetta fiaba contemporanea.