Le leggende napoletane della Phoenix Publishing: la magia della città raccontata in un fumetto

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di Fiorella Franchini

Napoli entra in un fumetto con le sue storie e i suoi personaggi misteriosi attraverso il libro Le leggende napoletane edito dalla Phoenix Publishing e presentato alla libreria Raffaello dagli autori Emanuele Pellecchia e Francesco Saverio Tisi, con le illustrazioni di Gianluca Testaverde e dal giornalista Pino Cotarelli insieme a Paco Desiato, illustratore e docente alla scuola italiana di Comix, e la rappresentante dell’Iplac per la Campania, la scrittrice Nunzia Gionfriddo. Il fumetto ha subito un’importante evoluzione da quando, nato come fenomeno culturale del tutto marginale, nel corso dei secoli si è ritagliato uno spazio sempre più importante all’interno della società, diventando una forma di trasmissione culturale sempre più diffusa di memoria e di valori. “Un fumetto – sosteneva Giacomo Bevilacqua – può essere bello o brutto, piacere, o non piacere, ma sarà sempre il frutto nato dall’esigenza di raccontare. E come tale va trattato“. L’hanno raccontata in tanti la città del sole e dei vicoli, dell’azzurro e del buio dei suoi sotterranei, dell’allegria e del mistero ma lo sguardo dei giovani autori ha un’ottica insolita. Il tratto realistico e dettagliato di Testaverde, riproduce fedelmente tutte le strade di Napoli, così da renderle riconoscibili al lettore e farlo sentire più coinvolto, la scrittura fumettistica è accurata e agevole in modo da renderla godibile a una fascia amplissima di fruitori. Tre racconti, i primi di una futura serie, in cui s’incontrano gli amanti maledetti Stefano Mariconda e Catarinella Frezza, dal cui amore, breve e osteggiato, ha tratto origine la storia del “Munaciello”; il novizio Carlo Maria Vulcano, perseguitato dal diavolo dentro il complesso dei Girolamini e, nei pressi di Capodichino, una ragazza con un segreto inquietante. Il volume nasce da una web serie che doveva svilupparsi in cinque o sei episodi, ciascuno imperniato su una leggenda. Dopo le riprese dei primi episodi e le revisioni di sceneggiatura, il progetto è stato convertito in un cortometraggio comprendente due racconti principali e vari elementi di altre storie, con inserti in motion comics che hanno fatto maturare gradualmente il progetto di ampliare il concept di “Leggende Napoletane”, introducendo l’idea di un albo a fumetti. E’ la vittoria della rappresentazione visiva o, forse, solo il recupero di una forma di arte e di comunicazione originaria che dai primi segni preistorici, arriva a noi con le sue figurazioni complesse e subliminali. “La Phoenix Publishing ˗ spiega Pellecchia ˗ nasce dalla volontà di realizzare sogni anche su carta, infatti, è una costola della Phoenix Production Srl, già azienda di produzione e noleggio video”. La scommessa della casa editrice napoletana è quella di riuscire a unire diversi tipi di espressione artistica, dalla narrativa alla saggistica, dal fumetto al cinema, in un melting pot espressivo che intercetti esigenze diverse, contenuti multipli e differenti forme di creatività, senza dimenticare la forza della tradizione. Una storia, quella partenopea che non si può reiventare, e gli autori di questo volume lo sanno bene e ne rispettano le peculiarità, lasciando tra le strisce e nei balloon un enigma sospeso e tutta la meraviglia della scoperta. E’ la prova che la magia di Napoli affabula anche le nuove generazioni.