Mcl per Napoli: Premio Sepe, la poesia di Gino Rivieccio

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In scena stamattina a Napoli, nell’Aula Magna del Centro congressi dell’università Federico II in via Partenope, la tera edizione del Premio Sepe nell’ambito del convegno “L’economia per l’uomo e per In scena stamattina a Napoli, nell’Aula Magna del Centro congressi dell’università Federico II in via Partenope, la tera edizione del Premio Sepe nell’ambito del convegno “L’economia per l’uomo e per il lavoro” organizzato dal Movimento Cristiano Lavoratori della provincia di Napoli presieduto dall’avvocato Michele Cutolo.  Il Premio, nato nel 2012, è un riconoscimento alle personalità che vivono e operano nella città di Napoli, “eccellenze che spesso non vengono adeguatamente promosse ma che rappresentano la parte più sana e vitale della nostra città e che sono un esempio da imitare”, spiega Michele Cutolo. “Sono tanti i napoletani che promuovono progetti sociali e culturali dando prestigio alla nostra città in Italia e nel mondo. Il riconoscimento dedicato al Vescovo di Napoli vuol testimoniare il ruolo centrale della Chiesa per il rilancio della nostra città in questi anni”, conclude il presidente provinciale del Movimento Cristiano Lavoratori. I lavori sono stati aperti dal saluto del Rettore Massimo Marrelli e del vicepresidente nazionale Mcl Noè Ghidoni e sono intervenuti, tra gli altri, il presidente della Regione Stefano Caldoro, il sottosegretario Gioacchino Alfano ed il presidente della Bcc di Napoli Amedeo Manzo. Nel corso della manifestazione, moderata dal direttore di Rai Vaticano Massimo Milone, sono stati premiati l’attore Gino Rivieccio, il Procuratore nazionale antimafia Franco Roberti e il mezzosoprano Agostina Smimmero. Presente alla consegna anche il cardinale Crescenzio Sepe. Nel corso della premiazione Gino Rivieccio ha voluto dedicare una poesia all’Arcivescovo di Napoli, poesia che riportiamo di seguito. Napoli senza Sepe Napoli senza Sepe è comme Natale senza ‘o presepe è un’alba senza cornetto è come i cicoli senza ‘a ricotta è un deserto senza ‘o bar è un capitone senza ‘o mar. Napoli senza Sepe è comme nu tarallo senza ‘o pepe è comme ‘o Napule senza Cavani è comme a’ Ferilli senza e’ divani Napoli senza Cardinale è comme nu televisore senza e’ canale Un Grillo senza una stella è come Ceppaloni senza Mastella è un congiuntivo senza Di Pietro è comme Brunetta senza nu’ metro è una vespa senza ‘na rota un materasso senza Mastrota è come Totò senza Peppino è una Madonna senza bambino.