Medici cattolici campani: Biotestamento, appelli inascoltati

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“La legge sul testamento biologico è una legge divisiva, che mortifica una vasta area della classe medica i cui appelli alle modifiche, anche se basati su buon senso e scientificità, sono rimasti completamente inascoltati. Si è voluto forzatamente considerare la nutrizione e l’idratazione artificiale nella terapia medica quando da molti studi viene riconosciuta come mero supporto vitale”. Ad affermarlo è Mario Ascolese, presidente dei medici cattolici della Campania, dirigente dell’unità operativa complessa di chirurgia pediatrica Aou ‘San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona di Salerno’, a nome delle 19 sezioni campane che annoverano oltre 470 iscritti, tra medici di base, ospedalieri e universitari. “In linea con il nostro presidente nazionale prof. Filippo Maria Boscia, chiediamo un confronto con il ministro della Salute per evidenziare il quadro della situazione campana alla luce dei risvolti pratici della legge non soltanto per il singolo operatore della sanità ma per tutte le strutture cattoliche che hanno nella loro mission la difesa e la promozione della vita e ribadire, nei casi dovuti, il diritto all’obiezione, sposando in pieno la posizione di don Carmine Arice, superiore generale del Cottolengo”, conclude Ascolese.