“Pin Bike”, il dispositivo made in Italy che certifica e premia i chilometri percorsi su due ruote

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Da giugno sarà a disposizione delle biciclette dei cittadini di Tallinn, Istanbul e Braga (Portogallo) Pin Bike, un dispositivo tutto made in Italy che certifica i chilometri percorsi in ambito urbano e concede crediti in denaro da spendere nei negozi della propria città. L’idea di Pin Bike nasce da una startup pugliese con l’obiettivo di incentivare economicamente l’utilizzo della bicicletta in ambito urbano attraverso un buono spendibile nei negozi di vicinato. Dalla sua nascita nel 2018, il Comune di Bari è una delle prime città che ha attivato Pin Bike – il cui fondatore è Nico Capogna di Corato, cittadina distante pochi chilometri dal capoluogo barese – in seguito agli importanti risultati del progetto pilota avviato nel 2019, ha deciso dal 2021 di estendere la misura a un numero indefinito di cittadini con un accordo triennale, rendendo il servizio non più sperimentale, ma stabile e sistematico. Fino ad ora sono state 16 le città che in Italia hanno già adottato Pin Bike, dal nord a sud, per un totale di 1.640.362 chilometri pedalati, pari a 235 mila chili di CO2 risparmiati, e 150mila euro di premi erogati. Fra i principali progetti attivati, si evidenziano quello negli 11 Comuni del Patto della zona Ovest nell’Area Metropolitana di Torino, quelli di Bergamo, Pescara, Foggia e quello per i lavoratori del Policlinico Sant’Orsola e AUSL di Bologna. Ora l’idea della startup è arriva in Europa con “Bicification”, un progetto finanziato da EIT Urban Mobility, un’iniziativa dell’Istituto Europeo di innovazione e Tecnologia (EIT), un organismo dell’Unione Europea, che mira ad accelerare le soluzioni e la transizione verso un sistema di trasporto incentrato sull’utente, integrato e veramente multimodale per premiare i cittadini più virtuosi e Pin Bike lavorerà al fianco di queste Amministrazioni per adattare la sua tecnologia agli obiettivi specifici locali.
Installare il kit di Pin Bike è relativamente semplice. Al suo interno ci sono diversi gadget come ad esempio una targa catarifrangente, che può essere personalizzata con i loghi dell’ente che lo distribuisce e all’interno della targa si trova un adattatore a valvola per gonfiare le gomme. Viene fornita anche una luce di segnalazione ed una staffa porta smartphone per manubrio, dato che il telefono diventa come un cruscotto per monitorare velocità, tempi e percorso. Infine, c’è il cuore del sistema, il dispositivo Pin Bike che si aggancia al mozzo della ruota della bicicletta che è collegato ad un’app per il monitoraggio. Le persone che installeranno Pin Bike nelle città coinvolte riceveranno un incentivo pari a 25 centesimi di euro al chilometro nelle tratte casa-scuola o casa-lavoro e 7 centesimi al chilometro nelle tratte effettuate nel tempo libero, all’interno del perimetro urbano. I crediti guadagnati, fino a 30 euro al mese a utente, verranno gestiti nel sistema Pin Bike, tramite dei codici/voucher da poter spendere in qualsiasi negozio della loro città. In particolare Tallinn, capitale dell’Estonia, punta a promuovere la bicicletta per ridurre il numero di auto sulle strade e parallelamente acquisire informazioni su come chi usa la bicicletta si muove in città, al fine di costruire le infrastrutture necessarie. Invece Braga, città del nord ovest del Portogallo, vuole utilizzare Pin Bike per promuovere la mobilità inclusiva, intelligente e sostenibile, e punta a valorizzare il commercio locale. A Istanbul ci sono circa 30 milioni di spostamenti al giorno e il tema della gestione della mobilità è cruciale per la città turca. L’amministrazione ha puntato l’obiettivo di arrivare al 50% degli spostamenti a piedi o in bici, incrementando anche le piste ciclabili da 350 km a 650 km entro il 2023. Allineandosi agli obiettivi del quadro per la mobilità urbana dell’Unione Europea, che prevede di tagliare le emissioni di CO2 del 90% entro il 2050, Pin Bike ambisce inoltre a sviluppare una piattaforma che certifichi tutti i mezzi di trasporto sostenibile, sperimentando nuove forme di incentivazione tra cui defiscalizzazioni su tasse, multe, bolli auto e coinvolgendo sempre più città, imprese, associazioni, centri di ricerca e utenti.