Sanità nel caos, la disavventura della prof Salvatore

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In foto l'ingresso dell'ospedale Cardarelli

Sanità campana sempre nell’occhio del ciclone. Questa volta a vivere una brutta disavventura è la professoressa Daniela Salvatore. Persona molto conosciuta a Napoli, già preside dell’Istituto Palizzi, docente del liceo europeo del Convitto, promotrice di iniziative di rilevanza storica come il recupero dell’orologio borbonico “Equazione del tempo”. E’ lei stessa a raccontare a ildenaro.it cosa è successo. “Ero cosi contenta che mi avessero ricoverata in un ospedale per fare accertamenti sulla mia strana patologia che quando ho appreso, il terzo giorno, che mi avevano dimessa, allora sì che ho dato di matto”, ricorda. “Un tanto giovane quanto inesperto dermatologo ha attribuito le mie lesioni sulle gambe ad uno stato psicologicamente labile. ‘Patomimia cutanea’, quel genere di diagnosi che fanno i dermatologi quando non sanno che dire. Per un mese avevo girato un po’ tutti gli ospedali, gli ambulatori, i migliori dermatologi di Napoli senza avere diagnosi o con diagnosi alla prova dei fatti non giuste, ma mai nessuno mi aveva detto che ero un po’ matta”. Il racconto va avanti. “Dal Cardarelli mi hanno dimessa di sera, senza curarsi del fatto che sono invalida, che a casa non c’era nessuno e ignorando la mia richiesta di andare via almeno l’indomani mattina. Fortunatamente pero ho incontrato medici che curano nel vero senso della parola, “hanno a cuore” i malati anche se sbagliano la diagnosi, cosa ammissibile, o non si sbilanciano senza analisi, come al II Policlinico, o i giovani dottori della guardia medica presso l’Annunziata o l’ottimo e umano dottor Maturo del Cotugno, che mi hanno visitata con grande cura e rispetto. Al Cardarelli sono tornata, per sfida, ma anche per dare loro la possibilità di riscattarsi ma niente, mi hanno dimessa senza far nulla, senza avere il coraggio di dirmelo in faccia e ovviamente con le mie proteste magari un po’ troppo vivaci”. Non c’è pace per la sanità campana.