1 maggio: dalla Whirlpool a Bagnoli
Campania, le emergenza in piazza

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Dallo stallo del porto di Napoli, ancora commissariato, al mancato avvio della riqualificazione di Bagnoli, dalla vertenza Whirlpool a Pompei: sono alcune delle ‘emergenze’ che saranno Dallo stallo del porto di Napoli, ancora commissariato, al mancato avvio della riqualificazione di Bagnoli, dalla vertenza Whirlpool a Pompei: sono alcune delle ‘emergenze’ che saranno al centro delle manifestazioni promosse da sindacati e movimenti in Campania in occasione del primo maggio. Se la vertenza Whirpool sarà al centro della manifestazione promossa per il primo maggio da Cgil, Cisl e Uil domani alle 9.30 a Carinaro (Caserta), lavoratori napoletani e immigrati si ritroveranno insieme alla stessa ora al Molo Beverello, per creare un ponte ideale tra Napoli e Pozzallo, città del ragusano che quest’anno ospita la manifestazione nazionale di Cgil, Cisl e Uil sul tema ‘La solidarietà fa la differenza’. Un corteo organizzato dagli attivisti sfilerà invece per le strade di Bagnoli, “contro il commissariamento, per una bonifica reale e un lavoro stabile e sicuro“, a partire dalle 10 in via Nuova Agnano. E anche l’Ugl celebrerà il primo maggio a Bagnoli per “rivendicare il lavoro e lo sviluppo per il Sud“. “Questo primo maggio cade in un momento di grandissima drammaticità per il nostro territorio – dice all’AdnKronos Giovanni Sannino, segretario della Camera di Lavoro di Napoli – un momento in cui si chiudono interi gruppi industriali che dismettono dall’oggi al domani: vogliamo ricordare a chi di dovere che è tempo di decisioni, che non si può elogiare la velocità mentre sulle cose che bisogna fare c’è una lentezza spasmodica offensiva, dal porto di Napoli a Bagnoli a Pompei“. “Non mi pare che le enfatizzazioni del governo sui presunti aumenti dell’occupazione possano offuscare una realtà ben diversa, almeno da questi parti“, sottolinea Sannino, che a titolo esemplificativo cita la vicenda del porto di Napoli, tuttora commissariato. “Uno stallo insopportabile e inaccettabile – spiega il sindacalista – perché il porto è uno dei punti strategici di rilancio della città di Napoli e della Regione“. “Mai come in questo momento riprendiamo e riposizioniamo la nostra battaglia per il lavoro – aggiunge Sannino – consapevoli che su questo di deve fare di più, andare oltre le formule del ‘jobs act’ e mettere in campo investimenti a Napoli e in Campania“. Ma il primo maggio è anche l’occasione per riaccendere i riflettori su un dramma, quello degli immigrati, che si lega al tema dell’integrazione, del lavoro e dei diritti. “Quest’anno abbiamo condiviso con Cisl e Uil la scelta di unire il tema lavoro a quello della solidarietà e della cooperazione: il lavoro vuol dire anche integrazione e diritti – spiega Sannino – Come Napoli e Campania ci candidiamo a una politica diversa che soprattutto nell’area del sud Europa avrebbe bisogno di altro non di politiche che oscillano dai respingimenti al pietismo“.