Innovazione, a Bagnoli l’avanguardia asiatica. Patto Cina-Città della Scienza (aspettando Huawei)

127

Gli ospiti cinesi arrivano poco dopo le 15, accolti dal ceo di Città della Scienza, Vincenzo Lipardi, e dall’assessore all’Internazionalizzazione della Regione Campania Valeria Fascione. Strette di mano, scambio di doni, foto di rito. La delegazione cinese a Città della Scienza è guidata dal segretario del Partito Comunista della capitale Pechino, Guo Jinlong, e dall’ambasciatore in Italia Li Ruiyu. All’ultimo piano della cittadella scientifica c’è la tavola rotonda in cui si discuterà della partnership Italia-Cina sull’innovazione e della Italy-China Science, Technology & Innovation Week che si terrà tra Napoli, Bergamo e Bologna dal 25 al 27 ottobre. In quell’occasione ci sarà anche il ministro per la Scienza e Tecnologia cinese Wan Gang Grandi, accolto dal ministro dell’Istruzione Stefania Giannini. Per l’ evento di ottobre sono attesi 500 innovatori cinesi e 1000 italiani. Al tavolo siedono anche il rettore dell’Università Federico II, Gaetano Manfredi, e quello de L’Orientale Elda Morlicchio. L’ateneo di piazza San Domenico è da sempre un ponte tra Napoli e la Cina per lo studio della sua lingua e della sua civiltà.

L’assessore Fascione, che prima di arrivare a Palazzo Santa Lucia ha lavorato a Città della Scienza proprio nell’ambito della partnership Italia-Cina, ricorda che “oggi la collaborazione tra la nostra regione e la Repubblica Popolare compie dieci anni. L’obiettivo primario ora è rendere quanto più fruttuose le giornate della Italy-China Science, Technology & Innovation Week. La Campania è terra di eccellenze nel campo dell’innovazione e intendiamo condividere le nostre conoscenze con i partner cinesi”.

Tra Cina e Italia – dice il segretario Guo Jinlong – c’è stata sempre una storica amicizia dal punto di vista degli scambi nel settore tecnologico. Quello attuale è probabilmente il miglior momento nell’ambito delle relazioni tra i due Paesi. Sono rimasto molto colpito da città della Scienza, una realtà da studiare e da promuovere in tutto il mondo. L’innovazione scientifica e tecnologica sono il focus del nostro impegno nella collaborazione Italia-Cina“.

Prende la parola il ceo Lipardi che ricorda l’investimento di Apple a Napoli nello sviluppo delle app e lancia un’idea ai partner cinesi: “Perché dopo Apple non potrebbe sbarcare a Napoli anche Huawei?”. Poi ripercorre le tappe della partnership italo-cinese, a partire dal Piano triennale di azione congiunto per rafforzare la cooperazione economica stretto tra i governi dei due Paesi nel 2010. Nello stesso anno, il Ministero Cinese della Scienza e della Tecnologia e il Ministero della Pubblica Amministrazione e dell’Innovazione italiano firmano un accordo quadro con il quale si rende stabile il modello di collaborazione tra le due nazioni. Dal 2013 Città della Scienza coordina sia il Sino-Italian Exchange Event che il China-Italy Innovation Forum, i due principali strumenti dell’internazionalizzazione nei rapporti fra i due Paesi.

Ma nella cittadella scientifica di Bagnoli la presenza cinese è stabile. All’interno dei capannoni c’è Casa Cina, uno spazio in cui ricercatori, innovatori e imprenditori che vogliano intraprendere attività di cooperazione con partner cinesi possono essere supportati e accompagnati da uno staff qualificato. Insomma, dopo dieci anni di impegno di Città della Scienza e delle istituzioni italiane a Napoli la Cina è ormai di casa. L’appuntamento ora è per la Italy-China Science, Technology & Innovation Week.