Capri, primo meeting internazionale su bioetica e diritti umani con lo scienziato Antonio Giordano

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Grande interesse ha suscitato, domenica 10 novembre a Capri, il primo Meeting Internazionale sulla Ricerca Bioetica e i Diritti Umani sul tema dell’End of Life. “Si tratta della prima delle tappe di avvicinamento al Festival Internazionale Bioethical Research and Human Rights, dell’estate 2020 – afferma Maria Rosaria Romano, dell’Associazione Marin Mersenne – e ci riteniamo più che soddisfatti degli esiti”. La vicepresidente dell’associazione che ha sede nella Sacrestia Papale e Reale di San Francesco di Paola in piazza del Plebiscito a Napoli, sottolinea che “nel convegno di Capri si è creato un clima davvero interessante e, nel dibattito, sono state esposte le diverse visioni ed espressioni etiche, giuridiche e mediche sull’attualissimo e delicato tema del “come uscire consapevolmente dalla vita”.
Il professor Antonio Giordano, scienziato di fama mondiale – a cui è stato conferito il primo premio Marin Mersenne (un piatto in ceramica, prodotto dai discendenti dei Faenzari della Real Casa dei Borbone, Figulina Giustiniani) -, ha presentato all’attento uditorio alcune sue ricerche, correlate alla tecnica del taglio del Dna. Giordano ha mostrato come, selezionando alcuni geni – che indicano una certa predisposizione a malattie degenerative, ed identificandoli – si ottengano utili informazioni per prevenire fenomeni degenerativi, nonché chiare indicazioni sugli Stili di vita più adeguati.
Il professor Alberto Gambino, presidente di Scienza e Vita (il cui criterio ispiratore è l’approfondimento dei problemi legati alle ricadute della scienza e della tecnica sulla vita umana, con effetti che configurano una vera e propria “questione antropologica”), da giurista, ha sottolineato che, sui temi etici e bioetici, occorre confrontarsi al di là delle contrapposizioni ideologiche. In tal modo acquistano nuova luce i temi dell’eutanasia, delle cure palliative e dell’auspicabile promozione e potenziamento di strutture di Hospice nell’accompagnamento verso gli ultimi momenti dell’esistenza umana. La professoressa Carmela Bianco, docente di Filosofia del Diritto nella Facoltà teologica San Tommaso, ha illustrato lo scenario dei diritti, Mentre la professoressa M. R. Romano ha presentato un suo interessante studio dottorale sulla “Coscienza del Medico nelle situazioni di Fine Vita”. Un tema di grande rilevanza sociale, affrontato in maniera accattivante e insieme magistrale, che ha suscitato i numerosi interventi dei partecipanti, tra cui il giovane studente di Filosofia, Giuseppe Federico, che ha tracciato un excursus storico sulla Dolce Morte. Notevole affluenza anche degli studenti dell’Istituto “Axel Munthe” che hanno collaborato in modo impeccabile alla buona riuscita dell’evento. Infine il dottor Alfonso De Nicola, tra l’altro fino allo scorso anno responsabile dello staff sanitario della Ssc Napoli, ha presentato alcuni casi clinici dai quali si evince l’importanza della relazione empatica col paziente e la rilevanza etica e giuridica, oltre che medica, nella relazione medico-paziente.