Consegne in tempo (quasi) reale: parte l’investimento green da 20 mln di Tavassi (Temi Spa) all’Interporto di Nola

457
in foto la firma all'Interporto di Nola da parte di Francesco Tavassi (Temi Spa) per l'avvio del nuovo hub strategico per la logistica

La sintesi perfetta della giornata alla fine arriva da Klaus Schädle, amministratore delegato di GLS Italy, che italiano non è, avendo origini tedesche, ma che – grazie ad una traduzione simultanea – riesce a rappresentare nettamente in conferenza stampa a Nola la visione e gli obiettivi dell’investimento fatto, in un momento non facile per l’Italia, attraverso l’apertura di un hub strategico all’interno dell’Interporto Campano da Temi Spa, società capofila del Gruppo Tavassi e licenziataria esclusiva GLS per Napoli e provincia (un fatturato nel 2021 di circa 120 milioni di euro e 5000 clienti gestiti).
Si tratta di nuovo fabbricato industriale che permetterà di coniugare, all’interno dello stesso stabile, le attività di logisticatrasporto postale e di collettame, con la realizzazione di un marketplace per le compravendite online. Il progetto insiste su un terreno di circa 26.000 metri quadri, con un immobile su 3 livelli, per un investimento totale di quasi venti milioni di euro. L’aspetto green sta in come è stato progettato lo stabile e nel raccordo ferroviario: il massimo grado di intermodalità in ottica di sostenibilità ambientale. A ciò si aggiunge un incremento, nei prossimi 3 anni, di 50 unità di risorse dirette e indirette.
“In un momento di incertezza su quella che sarà la direzione economica che si prenderà – dice alla folta e qualificata platea dell’Interporto di Nola l’ad di GLS Italy Schädle – sentiamo tutti nelle nostre tasche l’inflazione alta e l’insicurezza a causa della guerra, ma da veri imprenditori bisogna credere nel futuro e questo Francesco Tavassi ce l’ha dimostrato già nel passato”. Di qui aggiunge: “Negli ultimi tre anni ha fatto dei grossi investimenti nell’area di Napoli nord e anche in quello che è il suo quartier generale nella parte orientale della città, con oltre 12 milioni di euro spesi. E come è stato detto da chi mi ha preceduto, lo stabilimento è il fiore all’occhiello dell’area e io posso dire lo stesso di Tavassi, che è il fiore all’occhiello tra i licenziatari del gruppo GLS d’Italia”. Perché è presto detto. “Francesco – spiega il Ceo Italia di GLS – è molto orientato al cliente, pensa sempre avanti, a quello che potrà aspettarsi l’utenza domani ed ecco perché ha costruito queste strutture, questi magazzini logistici, dove in un futuro sarà in grado di smistare fino alle dieci di notte colli, bancali o merci che sono state ordinate dal nord dell’Italia magari alle nove di sera. E grazie a tutto questo riusciremo a consegnare già al mattino seguente a Bolzano o in altre città d’Italia”.  Schädle ha anche ricordato che per progetti tanto ambiziosi è necessario “il supporto delle autorità, devono anche loro vederne le opportunità”. “Stiamo investendo molto in quello che è il nostro futuro green – ha rimarcato -, a Napoli abbiamo molte bici e furgoni elettrici o camion che funzionano a Lng per ridurre le emissioni di Co2, perché siamo noi i responsabili del futuro dei nostri figli e dei nostri nipoti”. Quindi Klaus Schädle ha concluso il suo intervento sottolineando come “Francesco Tavassi è in qualche modo sempre avanti e non è il più grande soltanto in termini di volumi di distribuzione ma il Gruppo Temi è anche il più grosso esportatore verso le località che sono fuori dall’Italia e per tutto questo desidero ringraziare la sua azienda”.

Logistica e Zes in Campania, il nuovo progetto green Temi-Gls Napoli
“Questo investimento è un po’ una lucida follia”, ha spiegato Francesco Tavassi nell’aprire con il suo intervento la giornata dedicata al progetto del Gruppo Temi di cui è fondatore e presidente presso il Centro Congressi dell’Interporto di Nola. Con lui, oltre a già citato Klaus Schädle, il presidente del Cis di Nola Ferdinando Grimaldi, il vicesindaco della città bruniana Giuseppe Tudisco, il progettista Vincenzo D’Elia, l’assessore alle Attività produttive della Regione Campania Antonio Marchiello e – per una tavola rotonda sulle Zes moderata dall’editorialista del Mattino Nando Santonastaso Claudio Ricci, amministratore delegato Interporto Campano Spa, Alessandra Storlazzi, professore ordinario di Green strategies and logistics al corso di laurea magistrale in Economia Management e Sostenibilità Unisob, il Commissario Straordinario ZES Campania Giosy Romano, il presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Centrale Andrea Annunziata e il direttore generale di Svimez Luca Bianchi.
“Un momento economico così particolare, in presenza di una guerra, in cui siamo costretti a convivere con aumenti imprevedibili dei costi, avrebbe fermato ogni tipo di iniziativa – ha rincarato Tavassi -, noi invece abbiamo afferrato il coraggio a due mani, continuando a credere in questi investimenti. La logistica sta finalmente avendo quel risalto e quell’attenzione che da anni auspicavamo tutti di poter avere. Forse c’era bisogno di una pandemia – ha rimarcato – perché ci si rendesse conto dell’importanza di una logistica efficiente e della possibilità di permettere a chi era in casa di ricevere i beni di prima necessità”. Per Tavassi, che è già stato vicepresidente dell’Unione Industriali di Napoli ed è presidente della Società Polisportiva Santa Maria Calcio di Castellabate, “si è svoltato l’angolo, oggi la logistica è una precondizione per lo sviluppo economico del nostro territorio”. Il patron della società logistico-doganale, licenziataria del gruppo GLS per Napoli e provincia, ha anche fatto notare come oggi si assista ad uno “stravolgimento delle abitudini assunte negli ultimi anni, i centri di produzione si stanno avvicinando, abbiamo quindi la possibilità di essere determinanti”.