In Italia 9,5 milioni di poveri, al Sud indigente 1 famiglia su 4

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Le persone in povertà relativa nel 2012 erano 9 milioni 563 mila, corrispondenti al 15,8% della popolazione e il 12,7% delle famiglie risultava relativamente povero (in totale 3 milioni 232 mila). L’intensità del fenomeno è pari al 19,9% per la Le persone in povertà relativa nel 2012 erano 9 milioni 563 mila, corrispondenti al 15,8% della popolazione e il 12,7% delle famiglie risultava relativamente povero (in totale 3 milioni 232 mila). L’intensità del fenomeno è pari al 19,9% per la povertà relativa e al 17,3% per la povertà assoluta. Nel Mezzogiorno, le famiglie in povertà relativa sono il 26,2% di quelle residenti (contro il 7,1 del Centro e il 6,2 del Nord) e quelle in povertà assoluta ne rappresentano il 9,8% (contro rispettivamente il 5,1 e il 5,5). Le situazioni più gravi si osservano tra le famiglie residenti in Sicilia (29,6%), Puglia (28,2%), Calabria (27,4%) e Campania (25,8%) dove sono povere oltre un quarto delle famiglie. All’opposto, nel resto del Paese si registrano incidenze di povertà relativa decisamente più contenute: la provincia autonoma di Trento si conferma per l’incidenza più bassa (4,4%, seppur in crescita rispetto al 2011), seguita da Emilia-Romagna (5,1%), Veneto e Lombardia (rispettivamente 5,8 e 6%). Nel Mezzogiorno, inoltre, alla più ampia diffusione della povertà si associa anche una maggiore gravità del fenomeno: le famiglie povere sono di più e hanno livelli di spesa mediamente molto più bassi di quelli delle famiglie povere del Centro e del Nord. L’intensità della povertà relativa è, infatti, pari al 21,4% (contro il 16,7 del Nord e il 18,3 del Centro), quella della povertà assoluta al 18% (contro rispettivamente il 16,7 e il 17)