L’oncologo Giordano scosso dal caso Di Mare. Il Mesotelioma? Amianto ovunque e in Italia nessuno interviene

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in foto Antonio Giordano e Franco Di Mare

“In Italia l’amianto è presente ancora ovunque e anche in modo insospettabile, senza che nessuno intervenga”. Lo denuncia Antonio Giordano, oncologo italiano in forze negli Usa, dove è arrivata forte la testimonianza del giornalista Franco Di Mare che ha rivelato la malattia contratta presumibilmente negli anni trascorsi da inviato di guerra nei Balcani. La sua storia “ha scosso anche l’America. Siamo al suo fianco”, dichiara all’Adnkronos Salute lo scienziato, presidente della Sbarro Health Research Organization (Shro) e professione alla Temple University di Philadelphia. Da un lato “urge eliminare definitivamente l’amianto presente nell’ambiente”, dall’altro “serve mettere a punto un adeguato sistema di monitoraggio degli ex esposti”, esorta Giordano, convinto che invece “interessi economici rallentano la ricerca scientifica”.

“Il mesotelioma pleurico – spiega l’oncologo – è un killer silente, ma allo stesso tempo è uno dei pochi tumori per cui l’eziologia è pressoché certa: lo sviluppo di questa neoplasia è certamente correlato all’esposizione a fibre di amianto”. Giordano lo sa bene, sia perché “studio il mesotelioma da tantissimi anni” sia perché “posso definirmi un ‘figlio d’arte’. Mio padre Giovan Giacomo Giordano – racconta – fu uno fra i primi scienziati, insieme al professor Cesare Maltoni del Collegium Ramazzini di Bologna, a studiare e a scoprire i gravissimi danni derivati dall’esposizione alle fibre di amianto e anche grazie alle sue ricerche l’amianto è stato messo fuori legge in Italia nel 1992”. Un bando adottato “a livello europeo dal 1999”.