PD, è battaglia tra il “nuovo” e il “vecchio”

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Bassolino e De Magistris hanno fallito: io cambio tutto”: con questa affermazione attribuita a Valeria Valente il maggiore quotidiano di Napoli titola un’intervista al deputato pidiessino, maggiore antagonista di Bassolino nelle Primarie  del centrosinistra previste per il 6 marzo prossimo.
Una asserzione che la dice lunga sul clima rovente che arrovella i Democrat in queste settimane ed anche un’esternazione di una sottesa logica rottamatoria che sembra essere il light motiv del nuovismo sul quale si impernia la politica non si capisce bene se della seconda o terza Repubblica.
Tutto ciò che appartiene al passato o ha radici datate venticinque anni addietro va distrutto, messo da parte, inutilizzato per il semplice motivo che ha un modo di far politica e di comportarsi che non è moderno ma desueto e antico.
E poco importa se la cosiddetta seconda Repubblica ha portato l’Italia al disastro economico ed ha fatto trionfare i personalismi più che idee o programmi ed è altrettanto insignificante che la Terza di Repubblica non si sa se sia nata ancora o è in fasce e che comunque il Paese continua ad essere in  coma sia sotto l’aspetto finanziario che sociale e civile.
Basta che provieni dal passato devi farti da parte perché i giovani rampanti debbono trovare spazi e potere.
Ma allora l’esperienza, la maturità, la conoscenza, la capacità di mediazione e la
consapevolezza dell’esigenza dei cittadini acquisita nel tempo non serve a nulla?
E chi se ne frega ? Caccia la tessera di identità fammi leggere la data anagrafica e da quella vedremo se puoi o non puoi . E questo riguarda tutte le presunte forze politiche che imperversano in questo tempo in Italia.
Nello specifico poi della lotta, ma possiamo parlare tranquillamente della guerra, tra la Valente e Bassolino assistiamo ad un vero e proprio parricidio consumato nella stessa casa. Domande: ma sono tutti e due ex comunisti, ex Ds, ex tutto ed ora iscritti al Pd?
Ma la Valente non divenne assessore della Giunta Iervolino perché voluta da Antonio Bassolino ?
Mi si dirà: ma questa è la politica. Nell’antica Roma quanti figli, Bruto per primo, hanno ucciso i padri per il potere.
Bassolino non sarà stato certo il top come sindaco di Napoli, non dimentichiamo, una per tutti, l’invasione dell’immondizia per le strade cittadine.
Ma se il nuovo è rappresentato dai De Magistris ….Dio ci scansi !
Insomma la dialettica e la contrapposizione va bene ma si abbia, tutti, la dignità di non dimenticare mai le proprie origini, la propria storia , il proprio cursus perché negare il proprio passato non depone certo bene per proporsi per il futuro.