Vulcanologia, Protezione civile: Piani di evacuazione per Ischia e Campi Flegrei

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Dopo il terremoto di Casamicciola dello scorso anno, “sull’isola di Ischia stiamo ponendo le basi per la definizione di un piano di evacuazione della popolazione che non era previsto ma su cui vogliamo accelerare”. Lo ha annunciato il direttore generale della protezione civile regionale Massimo Pinto nel corso della prima giornata del congresso internazionale Cities on Volcanoes, iniziato oggi a Napoli. Dopo il terremoto del 2017, infatti, l’Ingv e la Protezione Cvile hanno avviato degli studi per deliberare i possibili scenari eruttivi che potrebbero interessare l’isola la quale rappresenta la porzione sommitale di un apparato vulcanico alto circa 900 metri, partendo dal fondo del mare.
“Con l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia abbiamo avviato un’attività di conoscenza – ha spiegato Italo Giulivo, direttore dell’area previsione e prevenzione dei rischi della Protezione civile – perché bisogna definire l’evento tipo da prendere in considerazione per pianificare l’emergenza. Lo studio è stato consegnato dall’Ingv al Dipartimento per la Protezione Civile e lo sottoporremo alla Commissione nazionale grandi rischi. È stato realizzato – ha detto ancora Giulivo – prendendo in considerazione vari aspetti, compresi gli eventi sismici di tipo vulcanologico che caratterizzano Ischia, e su quello scenario si farà la pianificazione di emergenza che stiamo già avviando viste le difficoltà legate al fatto che si tratta di un’isola”. Secondo il direttore dell’area previsione e prevenzione dei rischi della Protezione civile, “bisogna capire se lo scenario è che rinasce il monte Epomeo, quindi ci aspetta un’eruzione catastrofica che investirebbe tutta l’isola, o uno scenario con eruzioni più piccole, che investono solo una parte di territorio. La preparazione dell’emergenza tiene conto anche del fatto che Ischia è un’isola turistica e quindi ci sono diversi tipi di scenario a seconda dei periodi dell’anno”.
“È necessario mettere in atto una esercitazione di evacuazione dei Campi Flegrei, coinvolgendo la popolazione e dando così loro il senso di quello che si sta facendo per fronteggiare il rischio vulcanico” ha detto Luigi D’Angelo, direttore operativo per il coordinamento delle emergenze della Protezione Civile. L’esercitazione “si terrà nel 2019”, ha spiegato D’Angelo e “la definiremo insieme alla Regione Campania e ai sindaci, ai quali chiederemo anche di aggiornare i piani di evacuazione e tenere informata la popolazione”. L’esercitazione sarà aperta “ai cittadini che vorranno lasciarsi coinvolgere, ma speriamo di attivare il maggior numero di comuni dell’area rossa”. Secondo il sindaco di Pozzuoli Vincenzo Figliolia: “l’esercitazione è fondamentale, ma tutta la zona rossa forse è troppo grande: penserei a un’esercitazione su Pozzuoli, Bacoli, Monte di Procida, ma anche i quartieri napoletani di Bagnoli e Fuorigrotta, ad esempio”.