Collegi elettorali, D’Agostino:”pasticciaccio Campania 2″

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Il Governo deve assolutamente rivedere la composizione dei nuovi collegi elettorali così come approvati dal decreto legislativo n. 122 varato il 7 agosto e pubblicato ieri sulla Gazzetta Ufficiale, almeno nei casi in cui si palesano evidenti paradossi“. Questo l’appello del deputato di Scelta Civica Angelo Antonio D’Agostino. Tra gli “evidenti paradossi” D’Agostino segnala “il caso del collegio di Campania 2, che ricomprende le province di Avellino e Benevento con la esclusione di nove comuni (Avella, Domicella, Lauro, Marzano di Nola, Moschiano, Pago del Vallo di Lauro, Quindici, Sperone e Taurano, tutti del territorio irpino) che sono stati aggregati al collegio Campania 5, che ricomprende invece comuni della sola provincia di Napoli. Il paradosso – spiega – appare ancora più grave se si consideri che nella versione originaria del collegio Campania 2 i comuni sottratti alla provincia di Avellino erano 13 (i 9 sopra elencati più Baiano, Mugnano del Cardinale, Quadrelle e Sirignano). Nonostante le sollecitazioni dei sindaci dei 13 comuni interessati e di tutti i parlamentari irpini, il Governo ha ritenuto di “salvare” per il collegio di Campania 2 soltanto gli ultimi 4 comuni citati, in base a quali criteri è davvero difficile capire. È indispensabile – per la omogeneità sociale, politica e dei servizi pubblici primari – che tutti e 13 i succitati comuni della provincia di Avellino rientrino nel collegio di Campania 2: soltanto motivi elettoralistici di bassissimo profilo potrebbero diversamente giustificare una scomposizione tanto irrazionale del territorio irpino“.