Commercialisti presi d’assalto, dalla Campania l’accusa al Governo: Stop alle false promesse

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Con il Decreto Ristori emanato dal Governo nei giorni scorsi, sono stati previsti indennizzi a fondo perduto, rinnovo Rem, Cig, ed altri bonus con la conseguenza che gli studi professionali vengono presi d’assalto dai clienti i quali chiedono spiegazioni, pretendendo immediate risposte e riscontri. A sollevare la problematica è Francesco Corbello, dottore commercialista e candidato alla Presidenza dell’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Napoli nord con la Lista «Odcec 2.0». «La comunicazione, a volte propagandistica, del Governo – prosegue Corbello – finisce per creare a volte false illusioni nei contribuenti e mette in notevole difficoltà noi professionisti. Basta, per dare un esempio, richiamare il provvedimento emesso dall’Agenzia delle Entrate lo scorso mese di settembre che fissa a poco più del 15% il credito d’imposta su sanificazione e dispositivi di protezione che in prima istanza, con il decreto Rilancio, era stato previsto al 60% delle spese fino a 100.000 euro per operatore».  Il dottor Corbello aggiunge: «In questi giorni riceviamo centinaia di telefonate, sms, email dei clienti con le quali non solo ci vengono richieste dettagliate spiegazioni che, spesso, non siamo in grado di fornire a causa dell’assenza delle relative circolari esplicative, o addirittura se già abbiamo già presentato le domande per tali – a volte  fantomatici – contributi. La situazione dei nostri studi è diventata insostenibile anche perché il nostro Paese è lontano dalla semplificazione ponendo a carico dei contribuenti, e, dunque, dei nostri studi,  numerose incombenze e adempimenti fiscali a volte del tutto inutili. Alcun rinvio il Governo ha pensato per i numerosi adempimenti con scadenza tra ottobre e novembre come esterometri intrastat, calcolo contributi INPS, liquidazioni IVA, Contributi Enasarco e tante altre adempimenti che la burocrazia ci ha riservato. Mentre siamo impegnati su tale fronte il telefono dello Studio continua a squillare e la mail a saturarsi per le richieste di contributi o spiegazioni». «E’ nostro auspicio – conclude Corbello – che in sede legislativa sia quanto più aperto il confronto con le classi professionali già nelle fasi di creazione delle misure, in particolar modo con i dottori commercialisti che sono il vero sistema di congiunzione tra le imprese e lo Stato: il successo e l’efficacia delle misure previste dal Governo passa per una concreta ed immediata attuazione delle stesse in relazione alle quali il nostro contributo può essere determinante».