Con Aznavour incanta Positano. Masiello: Il teatro è vita

 
 

Massimo Masiello è stato il protagonista di “Io tra di voi” uno spettacolo ispirato al grande Charles Aznavour nell’ambito della rassegna “Positano Teatro Festival- Premio Annibale Ruccello” di Francesco D’Andrea. 

Maestro, un nuovo successo a Positano con un lavoro dedicato ad Aznavour? 
Sì, desidero innanzitutto ringraziare l’amico D’Andrea che mi ha voluto per il sesto anno consecutivo, tra gli ospiti di un Festival così prestigioso dedicato all’arte nelle sue migliori espressioni. “Io tra di voi” è un lavoro scritto da Antonio Mocciola e Gianmarco Cesario, che narra la storia di un giovane croato, da me interpretato, che scappa dalla guerra del suo paese e trova rifugio in Italia, accolto come un figlio in casa di due veneti. Reduce da un forte trauma, per avere vissuto la morte drammatica di sua madre vittima sotto i suoi occhi di uno stupro da parte dei soldati nemici, il giovane ripercorre, attraverso le canzoni di Aznavour, idolo di sua mamma, le tappe più significative della sua vita, fin quando, un giorno, mentre si esibisce  per lavoro al Caffè Florian in Piazza San Marco a Venezia, incontra  per caso l’assassino di sua madre, lo insegue e lo ammazza. 

Quando nasce la passione per il teatro?
Avevo appena cinque anni; nella mia casa non c’era il culto del teatro, un po’ perché non c’era mai stata una sensibilizzazione verso questa forma d’arte, un po’ perché era proibitivo frequentare qualunque teatro per motivi economici. Un giorno venne a prendermi mia zia per portarmi con lei ad assistere ad uno spettacolo di “Sceneggiata”. Fui immediatamente folgorato da questo genere di performance che racchiudeva in sé più elementi, dalla musica al canto al recitato comico e drammatico. Fu allora che in cuor mio, pur avendo una tenera età, che decisi quale sarebbe stato il mio futuro lavorativo.

Le tappe più significative della sua carriera? 
La mia prima occasione fu al Teatro Mediterraneo, quando fui invitato ad esibirmi con altri giovani ad un’edizione del Festival di Napoli, un format organizzato per lanciare talenti napoletani all’estero; poi arrivò Canale 21 con “Mezzo secolo di canzoni” presentato da Fabio Brescia con la regia di Romolo Siena, in cui  si esibivano i grandi nomi della canzone napoletana ma costituiva anche una importante vetrina per noi emergenti. Per il teatro, da ricordare, tante proficue esperienze con Roberto Murolo, Rosalia Maggio, Gigi Savoia, lo stesso compianto Luca De Filippo con il suocero Francesco Rosi. 

A chi si ispira nelle sue performance?
Sono particolarmente affascinato dalla figura di Massimo Ranieri, artista a 360 gradi di calibro internazionale. 

Il personaggio a cui è più legato artisticamente?
Achille Millo, attore straordinario, tant’è che la “leggenda” Eduardo si ispirò a lui per mettere in scena una commedia su Pulcinella, scegliendolo come protagonista. Ho avuto il privilegio di lavorare con Millo ad appena 25 anni; lui mi chamò per fare un provino per un remake su Raffaele Viviani, in cui recitava anche sua moglie Marina Pagano ed Antonio Casagrande e mi scritturò immediatamente per interpretare il personaggio di Saponariello. La più grande soddisfazione la ebbi quando, durante il debutto teatrale, tra il primo ed il secondo tempo si presentò nel mio camerino esclamando: “Purtroppo devo dire che sei stato bravo!”

Masiello: attore si nasce o si diventa?
A parte il talento naturale, c ‘è bisogno di tanto studio serio e costruttivo. 

Il cinema?
Ho debuttato con il regista Antonio Capuano accanto a Tony Servillo in “Luna Rossa”, poi  ho fatto un’esperienza televisiva nel film TV  “Assunta Spina” con Michele Pacido e Bianca Guaccero ed ho partecipato ad alcuni cortometraggi tra cui l’ultimo, “Domus Amoris”, proiettato di recente a Villa Bruno ad Ercolano.

Ci racconti di “Domus Amoris”.
La storia è ambientata negli anni “40 ed è incentrata sulle vicende di una casa per appuntamenti dove a prostituirsi erano gli uomini, non le donne. Io interpreto il protagonista di cui la matrona si innamora perdutamente, a mia volta infatuato da una cliente della casa con la quale alla fine scapperò.

Masiello; il suo rapporto con Napoli?
Napoli è come un pozzo dal quale si può attingere tanta cultura e tanta arte nelle sue più nobili sfumature.